15.7.1900. La scoperta dell’acqua corrente
15 luglio 1900 – Viene inaugurato il nuovo acquedotto di Parma, che poi in realtà è il primo acquedotto costruito per portare l’acqua nelle case. Il ben più antico Acquedotto farnesiano, realizzato fra 1570 e 1573, serviva ad alimentare solo le fontane e alcuni stabilimenti scelti.
L’evento è celebrato con l’apertura della nuova fontana nel piazzale di fronte alla stazione, che solleva un gran getto verso il cielo.
Nel 1893, il sindaco Giovanni Mariotti si decide ad affrontare il problema della penuria d’acqua in città, i cui pozzi appaiono sempre più malsani: mancando una rete fognaria, le falde si contaminano con le acque di scarico. Il Comune affida il compito di costruire l’acquedotto alla ditta Francesco Garrè, che avrà poi il diritto di gestirla per 99 anni. Nel 1898 questa cede la concessione alla Cremonesi & C. di Como, che realizza il progetto.
La nuova rete porta in città 80 litri al minuto d’acqua presa dalle gallerie filtranti di Marano, che serviranno Parma fino al 1997 (oggi i pozzi sono Marore).
Ma Parma si sta ingrandendo in misura sensibile e di acqua ne serve di più. Le gallerie di Marano sono ampliate nel 1918. Nel 1930 sono scavati nuovi pozzi in località Molini Bassi (comparto Pasubio) e viene eretta la torre serbatoio fuori da barriera Bixio, l’elemento più visibile della rete potabile, ancor oggi utilizzata. Alta 38 metri con in cima due vasche, la maggiore profonda 6 metri, capaci insieme di contenere un milione di litri; è lei a garantire pressione uniforme nelle tubature anche nei periodi di minor disponibilità idrica.
La torre è inaugurata con una cerimonia il 28 ottobre 1930, con schierati all’ingresso gli operai che l’hanno costruita sotto la direzione dell’ingegner Ugo Pescatori, che per l’estetica si è ispirato agli ossari della Grande Guerra.
Nel 1930, l’acquedotto garantisce 110-130 litri al minuto, ma non basta ancora. Nuovi quartieri per la gente che viene dalle campagne e più tardi dal Sud Italia, spingono a scavare ancora pozzi. Uno presso l’Ospedale Vecchio in Oltretorrente nel 1938, l’altro proprio sotto il fungo di via Solari nel 1942.