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21.7.1859. Quando a Parma ci si muoveva in treno

21 luglio 1859 – Lo stesso giorno sono inaugurate la ferrovia Piacenza – Bologna e la stazione di Parma. Nuove strade ferrate si aggiungeranno negli anni seguenti: la linea Parma – Fornovo aperta il 2 luglio 1883; la Parma – Suzzara e la Parma – Colorno il 27 dicembre 1883, questa prolungata fino a Casalmaggiore nel 1886; la linea Parma – La Spezia il 1° agosto 1894. Parma si trova ora al centro di un importante nodo di passaggio di persone e merci, tanto che già a inizio Novecento la stazione deve essere ampliata.

Per lungo tempo, la città ha creduto e investito moltissimo sul trasporto ferroviario. Fra 1892 ed 1908, è stata progettata e costruita una rete tranviaria estesa su 177 chilometri, la più ampia d’Italia, capace di collegare alla città la gran parte dei paesi intorno, verso la pianura e verso la pedemontana. La stazione dei tram a vapore è barriera Garibaldi.

È questa rete che ha permesso lo sviluppo della filiera agroalimentare di cui ancora Parma si vanta, superando la crisi economica che aveva colpito il territorio all’inizio del Regno d’Italia.

Negli anni Trenta, in troppi restano affascinati dall’asfalto e dalla gomma, e poco alla volta i tram sono dismessi, preferendo investire in nuove strade invece che nell’aggiornamento del ferro. A distanza di quasi cento anni, è lecito dubitare della bontà di quella svolta.

La stazione di Parma a inizio Novecento
La stazione di Parma a inizio Novecento

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