Economia,  Età contemporanea

16.7.1905. Petrolio! Un piccolo Texas fra le colline

16 luglio 1905 – Viene fondata la Spi – Società petrolifera italiana, per sfruttare i giacimenti di greggio che si andavano scoprendo nel sottosuolo del parmense e del piacentino. Il campo petrolifero più ricco d’Italia sta a Vallezza di Neviano Rossi: negli anni Trenta coprirà l’80% della produzione nazionale.

A capo della società sta un ex maestro elementare, Luigi Scotti, che insegue il sogno americano senza muoversi dall’Emilia.

Il suo primo incontro col petrolio è un disastro: nel 1896 è stato chiamato nel castello di Altoè, nel piacentino, per chiarire i misteri di un pozzo da cui uscivano strani gorgoglii, che qualcuno attribuiva a presenze demoniache; Scotti convince un contadino a calarsi nel pozzo legato ad un corda, mettendogli una candela in mano per far luce; si può immaginare cosa accadde quando arriva abbastanza in basso da scoprire che dal pozzo escono petrolio e gas… Ma per Scotti è comunque la scoperta della vita e da allora è cacciatore di giacimenti fra Parma e Piacenza.

Nel 1900 fonda la sua prima compagnia, poi un’altra nel 1902 e quando finalmente scopre Vallezza, dà vita alla Spi. In questa località dell’Appennino ci sono “fosse” per il petrolio già da metà Ottocento, ma è poca roba, qualche litro al giorno, che serve per millantate lozioni per la ricrescita dei capelli e per le lampade (nei lampioni di Parma già da inizio Ottocento andava il petrolio di Miano e Salsomaggiore e si chiamava “ónt äd sas”).

Ci hanno provato anche alcune società francesi, a scavare a Vallezza, senza successo. Ma quando arriva Scotti, il petrolio inizia a sgorgare davvero. Nel 1909 da Vallezza sono estratti 583 barili di oro nero grezzo, nel 1910 1.740 e nel 1911 2.756, grazie soprattutto al pozzo numero 5, profondo 383 metri, che quando raggiunse il giacimento nella primavera 1911 produsse un getto nero alto 150 metri.

Sempre nel 1911 inizia ad essere raccolto anche il gas: nel 1936 a Fornovo aprirà quello che è forse il primo distributore di metano in Italia. Vallezza viene dotata di una piccola raffineria ed un’altra più grande è costruita a Fornovo, collegato con un oleodotto.

Nella località di Bersanello è poi scavato un deposito segreto di carburante, con 9.000 tonnellate di greggio che si riveleranno fondamentali per la riorganizzazione dell’esercito italiano dopo la sconfitta di Caporetto del 1917.

Il campo di Vallezza continuerà ad essere sfruttato fino al 1994, quando è stato dichiarato esaurito, il destino di ogni giacimento.

La miniera di Vallezza,
in un’immagine della Guida di Parma: città e provincia di Eugenio Massa del 1913
La miniera di Vallezza,
in un’immagine della Guida di Parma: città e provincia di Eugenio Massa del 1913

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