Età contemporanea,  Sport

20.9.1978. Il Mondiale di volley al Palazzetto

20 settembre 1978 – Al palazzetto dello sport di Parma si gioca la prima partita del Campionato mondiale di pallavolo: Bulgaria contro Canada, che terminerà tre set a uno per i bulgari.

È la prima volta che l’Italia organizza la massima manifestazione del mondo del volley e Parma è una delle sei città che ne ospita gli incontri. Il merito della preferenza va soprattutto al pallavolista Carlo Devoti, che mira a rilanciare questo sport a Parma, una delle città con la maggiore tradizione pallavolistica. Scelta che non si ripeterà nelle successive due edizioni del Mondiale disputate ancora in Italia, quelle del 2010 e del 2018.

Nella città ducale si disputano le sei partite del girone E. Con Canada e Bulgaria, ci sono Olanda e Germania Est. Quando è quest’ultima a scendere in campo, per poco non scoppia uno scandalo diplomatico: invece dell’inno della DDR, si suona quello della Germania Ovest; i tedeschi comunisti protestano con veemenza e minacciano il ritiro, ma alla fine accettano le scuse e scendono in campo.

Francobolli emessi nel 1978 per celebrare il Campionate del mondo di pallavolo, giocato in Italia per la prima volta
Francobolli emessi nel 1978 per celebrare il Campionate del mondo di pallavolo, giocato in Italia per la prima volta

Parma offre al campionato mondiale la vetrina più moderna. Nel 1976 ha aperto infatti il palazzetto di via Silvio Pellico, qualcosa di unico in Italia (che il 2 giugno 1988 sarà dedicato al giornalista sportivo Bruno Raschi). È stato progettato dagli architetti Alvaro Corboz e Gilberto Bentivoglio su modello di quello della città di Cienfuegos, a Cuba. Il disegno risale al 1968, quando la locale squadra di pallavolo era sponsorizzata dalla Salvarani. Per realizzarlo serve un cantiere rimasto aperto sette anni: le risorse sono poche e le imprese coinvolte incappano in più di un fallimento. Ma finalmente è pronto.

In questo 1978, il palazzetto ha solo la tribuna centrale e ospita poco meno di 3.000 spettatori, accolti nell’ampia hall di ingresso. Le partite del Mondiale si giocano nella grande palestra da quasi mille metri quadrati. L’edificio ha anche un piano più basso, con altri spazi per basket, scherma, judo, pallamano, tennis e atletica. Nel nuovo palasport, hanno trovato posto perfino gli uffici dell’assessorato comunale allo Sport.

Il Palaraschi verrà ampliato nel 1987 con nuove tribune laterali che ne portano la capienza a 6.000 posti, e ristrutturato nel 2016. Nuovi lavori sono in corso nel 2024, per rifare interamente la copertura.

Il Mondiale del 1978 porta fortuna a Parma. Nei successivi anni ’80, infatti, la città sarà a lungo in vetta alla pallavolo europea, con due Champions League, due scudetti e tre Coppe Italia fra 1981 e 1985, sponsor Santal-Parmalat; e altri tre scudetti, tre Coppe Italia, tre Coppe delle coppe, due Supercoppe europee e un Mondiale per club fra 1987 e 1992, sponsor Motta-Maxicono, tornei giocati in gran parte sempre al Palaraschi.

Ma non solo: l’organizzazione del girone a Parma coinvolge tanti volontari, compresi alcuni campioni, che colgono l’occasione per lanciare in Italia uno sport nuovo, il minivolley, disciplina pensata per promuovere la pallavolo fra i ragazzi.

Il palazzetto dello sport di Parma prima degli ampliamenti degli anni '80
Il palazzetto dello sport di Parma prima degli ampliamenti degli anni ’80
Rendering del PalaRaschi di Parma, come sarà alla fine dei lavori in corso fra 2023 e 2025
Rendering del PalaRaschi di Parma, come sarà alla fine dei lavori in corso fra 2023 e 2025

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Succede il 20 di settembre:

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