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16.1.1906. Finalmente le fogne!

16 gennaio 1906 – Per la prima volta, Parma ragiona sull’opportunità di dotarsi di un sistema fognario. La presenza di condutture per portare lontano dalle case le acque sporche pare così ovvia e necessaria che qualcuno potrebbe credere che ci siano sempre state. Invece, in questa città la fognatura ha meno di cento anni; ce n’era stata una al tempo dei romani, riparata l’ultima volta nel 527 per ordine del re goto Atalarico, ma nel corso del Medioevo si era poi passati a scaricare in canali e fosse da svuotare coi secchi.

Il 16 gennaio 1906 l’ingegner Domenico Ferrari presenta il primo progetto per la sua realizzazione. A richiederla sono le nuove conoscenze in fatto di igiene, la consapevolezza che il ristagnare dei liquami è causa di malattie.

Ma il progetto non va bene alle autorità sanitarie e la sua esecuzione tarda e tarda. Viene modificato nel 1907, nel 1908, nel 1910. Il disegno finale prevede un ottimo sistema di doppi canali interrati, per acque bianche e acque nere, con tutte le condotte perlustrabili. Ma così i costi sono saliti di molto e il Comune non è più disposto a spendere tanto. Finalmente, nel 1914 Municipio e Medico provinciale si accordano: fognature vere e proprie ci saranno solo per il centro, mentre la parte esterna scaricherà in canali che, dopo un passaggio in vasche di decantazione, permetteranno agli scarichi di servire all’irrigazione di campi.

Ma scoppia la guerra e di nuovo l’opera non parte. L’amministrazione comunale chiede di rivedere tutto e si affida ad un super esperto di Milano, l’ingegner Felice Poggi, che muore prima di completare il suo studio, comunque presentato nel 1921. Finalmente si può passare dalle carte ai cantieri, che richiedono comunque diversi anni per essere completati.

L’ultima sezione di città raggiunta da quei salubri condotti per gli scarichi è l’Oltretorrente, che nelle previsioni avrebbe dovuto essere coperto entro il 1932, ma ci saranno almeno e un paio d’anni di ritardo.

La prossima volta che tiriamo lo sciacquone del water, pensiamo a quale complessa tecnologia stiamo utilizzando…

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