15.11.1986. Un santo medievale per l’Anno della pace
15 novembre 1986 – Anche Parma celebra l’Anno internazionale della pace, proclamato dall’Onu. In Municipio si svolge una cerimonia per ricordare la necessità di trovare soluzioni ai problemi che non implichino l’uso di armi e per stigmatizzare ogni ambizione di conquista, che non mancano in nessuna epoca.
Per parlare di pace, in questa occasione Parma trova argomenti nel suo passato. Perché se è vero che nella storia della città la guerra si incontra più e più volte, è altrettanto vero che Parma ha goduto di grandi testimoni di pace.
Per l’incontro dedicato all’Anno della pace, nella sala del Consiglio comunale sono presenti esponenti di tutti i partiti ed il vescovo Benito Cocchi col vicario monsignor Franco Grisenti. Culmine dell’evento è la consegna di un ritratto del beato Gherardo Boccabadati, dono dei francescani minori.
Boccabadati, vissuto nella prima metà del Duecento, fu uno dei compagni di san Francesco. Nato a Modena, venne più volte a predicare anche a Parma, per sostenere l’Alleluia, sostenuto anche dai domenicani, un movimento capace di sedare le storiche sedimentate rivalità fra fazioni. Grazie a lui, gli statuti della città sono riscritti in forme che favorivano una convivenza pacifica e rispettosa di tutti. Alcune leggende lo vogliono podestà di Parma fra 1233 e 1234.
Il ministro provinciale dei francescani padre Berardo Rossi consegna il quadro, dipinto da Bianca Brozzi, nelle mani del sindaco Lauro Grossi.
Le Nazioni Unite hanno proclamato anno della pace anche il 2025. Potrebbe essere l’occasione per ritrovare quel quadro, per ricordarci del beato Boccabadati e di altri esempi di uomini di pace, oggi che la pace è merce sempre più rara.