Cronaca,  Medioevo

4.2.1238. La chiesa di fra Salimbene e san Francesco

4 febbraio 1238 – Fra Salimbene, il celebre cronista, in questo giorno entra nel convento dei Minori di Parma, San Francesco del Prato. Salimbene ha 16 anni. “Fui accettato la sera della vigilia di Sant’Agata, nella città di Parma, dal Ministro Generale frate Elia”. E questa sera consuma l’ultimo pasto ricco della vita.

Nel 1220, i primi francescani giunti a Parma dall’Umbria hanno eretto qui la loro sede, un “refettorio”, come racconta lo stesso Salimbene. Lo spazio è stato concesso dal Comune là dove in precedenza si teneva la fiera di Sant’Ercolano.

All’arrivo di Salimbeme, però, ancora non c’è la chiesa, che si inizierà a costruire due anni più avanti. Il sito non è scelto a caso: pare che proprio qui abbia predicato Francesco d’Assisi in persona, quando nel 1220 passò da Parma nel viaggio di ritorno dall’oriente, dove aveva incontrato il sultano d’Egitto Malek el Kamel, cercando di metter fine alla quinta crociata.

San Francesco è il primo edificio gotico della città, anche se nel 1238, di gotico Parma qualcosa ha già: il rosone aperto nella facciata della cattedrale, presente dal 1178, elemento prima di allora inedito in Italia.

La ricerca che porta al gotico riflette una nuova concezione religiosa, portata proprio dagli ordini mendicanti come i francescani. Alla semioscurità del romanico, che aiuta il raccoglimento, il gotico oppone la luce di alte finestre e lo slancio verticale, che spinge idealmente a guardare verso l’alto e uscire nel mondo. Non più piccole chiese funzionali soprattutto al clero celebrante, ma grandi edifici in cui richiamare tutto il popolo.

Salimbene non farà in tempo a veder completato il bell’edificio di San Francesco. Dal getto delle fondamenta alla costruzione della facciata passano infatti 158 anni. I francescani hanno un grande seguito, tanto da dover ampliare più volte sia il convento che la chiesa. Materiali e soldi li dona la gente di Parma. Nelle diverse fasi di costruzione, gli elementi gotici si affermano con sempre maggior convinzione, tanto quanto l’apertura fiduciosa della Chiesa al mondo insegnata da san Francesco e diffusa anche da Salimbene.

Chiesa e monastero di San Francesco del Prato, dettaglio della Pianta di Parma, stampata ad Amsterdam da Pierre Mortier a inizio Settecento
Chiesa e monastero di San Francesco del Prato, dettaglio della Pianta di Parma, stampata ad Amsterdam da Pierre Mortier a inizio Settecento

La chiesa di San Francesco del Prato dopo i recenti restauri
La chiesa di San Francesco del Prato dopo i recenti restauri

Progetto degli anni '70 per il restauro di San Francesco del Prato
Progetto degli anni ’70 per il restauro di San Francesco del Prato

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.