Ambiente,  Cronaca,  Medioevo

29.11.1276. Quattro mesi sotto la neve

29 novembre 1276 – Su Parma e le sue campagne inizia a nevicare. E il giorno dopo ancora. E le settimane successive altre nevicate. Fa così freddo che la coltre bianca sui campi non riesce a sciogliersi. Fra ghiaccio e nuovi fiocchi caduti dal cielo, si crea un manto sui campi intorno alla città che permane per mesi. La neve sarà sciolta solo il 1° aprile 1277.

Su Parma, nel tempo sono cadute nevicate da record superiori a quelle iniziate questo 29 novembre, con eccezionali quantità di neve scesa in un solo giorno. Ma nei racconti del passato non si ritrova un periodo così lungo come quello dell’inverno 1276 con i terreni ininterrottamente imbiancati.

Per quattro mesi, senza pause, il parmense è sotto la neve. Le cronache del tempo registrano l’evento come una terribile sciagura, perché la biada non si può raccogliere, marcisce, e nelle stalle la gran parte del bestiame muore di fame.

Pur a 750 anni di distanza, capiamo bene il dramma di un evento climatico estremo, quale fu il gelo del 1277. Purtroppo, gli eventi climatici estremi sono più frequenti oggi che nel XIII secolo. In realtà, nevicate copiose, lunghi inverni bianchi, si vedono a Parma un po’ sempre fino a pochi decenni fa. Con l’inizio del terzo millennio, la routine delle stagioni è invece venuta meno. E gli eventi climatici estremi dovuti al cambiamento climatico rischiano di far danni anche più gravi di quattro mesi con la terra sotto la neve.

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