
22.11.1480. La stella cadente che ha portato la pace
22 novembre 1480 – Poco prima di mezzanotte, una meteora traccia una linea quasi verticale sopra la piazza e si spegne dietro al tetto del palazzo del podestà, l’edificio con i merli nell’attuale piazza Garibaldi. Le stelle cadenti non sono un fenomeno raro, ma questa meteora è così luminosa da spargere il terrore fra la gente in città. La luce che scende dal cielo è letta come un segno: una condanna divina per i tanti misfatti che si stanno commettendo a Parma.
Nelle settimane precedenti, infatti, stavano riaccendendosi antiche rivalità fra le antiche fazioni parmigiane. La città – in questo secondo Quattrocento – è divisa in quattro squadre, ciascuna con un proprio piccolo esercito con ufficiali e caporali: la Rossa, la Ducale (dei da Correggio), la Pallavicina e la Sanvitale.
Gaspare Scarabelli, uomo dei Sanvitale, ha ferito a morte Giannantonio Dalle Selle della squadra Ducale. Gibellino Bernazzoni, pure lui dei Sanvitale, è stato ucciso in Capo di Ponte (Oltretorrente) nel corso di una zuffa con i Rossi.
I bravi delle diverse fazioni girano per la città col capo coperto e a poco servono le grida che vietano le maschere fino al tempo di carnevale.
Invece, la paura per la stella cadente, letta come presagio funesto, ha il potere di fermare le faide. Almeno per un po’.

bottega di Diebold Lauber, 1450 ca. (Biblioteca dell’Università di Heidelberg)

