Chi siamo
Veniamo da un percorso iniziato da così lontano, che non c’è giorno senza un avvenimento meritevole di essere ricordato. Ogni sasso, ogni albero, ogni parola e modo di fare ha una storia.
Ma perché ricordarle, queste storie?
A me è sempre piaciuto sapere chi altri ha camminato nelle strade su cui cammino, capire perché in quel parco c’è un certo albero invece che un altro, in quell’angolo un palazzo piuttosto che una chiesa, perché quella statua guarda verso l’orizzonte invece che tenere il capo inclinato, e sapere a chi devo il privilegio di parlare e scrivere liberamente, di avere acqua corrente in casa, di poter sperare per il futuro.
Forse anche altri hanno lo stesso piacere: allora raccontiamoci quello che abbiamo scoperto della nostra città, di risaputo e di dimenticato. Chissà che non basti per vedere in modo diverso i nostri paesaggi quotidiani e che non possa tornare utile nel valutare quel che ci succede e che scelte compiere per il domani.
Ma c’è anche un altro motivo nel ricercare e diffondere la storia locale. È una forma di resistenza alla globalizzaione che spinge i nostri giorni verso l’omologazione al neoliberismo. Il ricordo di quel che eravamo ieri può salvarci dalla pericolosa illusione che tutto il mondo sia uguale e che non via alternativa all’adeguamento. Una difesa della biodiversità nelle culture.
I giorni di Parma è il blog che ogni giorno ricorda un evento accaduto oggi, ma di tanti anni fa.
I giorni di Parma è il blog di Fabio Bonati, insegnante e giornalista appassionato della storia della sua città.