9.6.1895. Pellegrino Strobel cremato di nascosto
9 giugno 1895 – A 74 anni, muore Pellegrino Strobel, stimato scienziato e benefattore dei poveri. Tuttavia, a differenza di quel che succede di solito, alla morte non segue il funerale, e neppure la sepoltura. Il corpo di Strobel resta ancora alcune settimane nella sua casa di Vignale di Traversetolo. Perché? Strobel non vuole essere sepolto, ma cremato, pratica che in questo fine Ottocento è quasi una sfida al costume.
Strobel da tempo è iscritto alla Società di cremazione di Milano. È di fede riformata, fra i fondatori della Comunità evangelico metodista di Parma, nel 1863. È pure venerabile massone. Frequenta insomma ambienti che non promuovono le tradizioni cattoliche, neppure in fatto di inumazioni.
Finalmente, alla metà di novembre il desiderio del defunto viene esaudito, con funerale e cremazione nel giardino della sua stessa abitazione. L’urna con le ceneri, in pietra e con piedi in bronzo, sarà accolta in un loculo dell’Università di Parma al cimitero della Villetta. Pellegrino Strobel è la prima persona cremata a riposare in questo camposanto.
Ironia della sorte, è stato proprio lui a ritrovare i resti dei nostri più antichi antenati abituati a celebrare le esequie sulla pira: fra 1861 e 1862 scava la terramara di Castione Marchesi, rinvenendo anche la necropoli, composta tutta da urne cinerarie di 4.000 anni fa.
Forse proprio sulla scorta del caso Strobel – e per le istanze della Società di cremazione, che apre la sezione parmigiana nel 1882 –, negli anni seguenti il Comune di Parma ragiona sull’opportunità di costruire un crematorio accanto alla Villetta. Il progetto è pronto nel 1904, su disegno dell’architetto Moderanno Chiavelli, che propone di decorare il forno con una scultura in pietra a forma di grande fiaccola. I tempi non sono però maturi: l’iniziativa solleva molte polemiche ed è presto dimenticata. Il crematorio di Parma, eretto a fianco del cimitero di Valera, aprirà solo nel 2009, a 114 anni di distanza dal precedente di Pellegrino Strobel.