
9.5.1915. Teddy Bobs, l’uomo più alto del mondo
9 maggio 1915 – Al Cinema Teatro Excelsior di Parma, in via Cavour, si esibisce l’uomo più alto del mondo. Dall’America è arrivato un gigante che accende i lampioni senza bastone-lanterna, che quando tende le braccia davanti a sé, le persone ci passano sotto. Questo promettono gli inviti a venire a vederlo.
Viene presentato come Teddy Bobs, alto due metri e settanta, peso 170 chili, con scarpe misura 72 e guanti di 17 centimetri.
Teddy gira il mondo mostrandosi, come accadeva ai “fenomeni” di certi “baracconi”. A Parma è arrivato il 5 maggio e dal giorno successivo passa gran parte del suo tempo all’Excelsior, mettendosi a confronto con tutti quelli che entrano pagando il biglietto, dalle 10 del mattino alle 11 di sera.
Racconta che, pur avendolo cercato in ogni angolo di Parma, non è riuscito a trovare un letto della sua taglia. Allora dorme su una fila di materassi allineati a terra. E che ancora non ha una fidanzata, perché pare alle donne faccia un po’ paura.
Non tutto quel che afferma questo placido gigante corrisponde a verità. Lui gigante, ingigantito è pure il racconto.
Il vero nome di Teddy Bobs è Frederic John Kempster, e non è americano come afferma, ma inglese, nato in un sobborgo di Londra nel 1889. Non raggiunge i due metri e 70, ma “solo” 2 metri e 56 centimetri. I piedi sono lunghi uno 34 e l’altro 32 centimetri e mezzo (taglia 51).
Frederic alias Teddy ha iniziato a crescere rapidamente all’età di 15 anni, quando soffriva di forti mal di testa. Come tutte le persone che assurgono alle sue vette, è affetto da acromegalia, ovvero iperplasia della ghiandola pituitaria. A 21 anni si è unito ad un vaudeville esibendosi soprattutto in Germania, con i nomi di “Gigante di Blackburn”, “Gentile gigante dell’Essex” o “Federico il Grande”; ora preferisce Teddy Bobs. Si dice americano probabilmente per sfuggire alla leva militare; quanto tornerà in patria nel 1916, ammalato, racconterà di essere rimasto prigioniero dei tedeschi fin dal 1914.
“L’uomo più alto del mondo”, lascia Parma l’11 maggio, per spostare lo spettacolo di sé stesso in altre città. Non lo farà ancora per molto: la sua vita terminerà nel 1918, a soli 29 anni.



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Succede il 9 di maggio:

