9.4.1216. Apre il Battistero, una macchina astronomica
9 aprile 1216 – Primo battesimo nel Battistero di Parma, a cantiere ancora aperto.
I lavori per il Battistero sono iniziati nel 1196. Benedetto Antelami, incaricato del progetto e di seguirne l’esecuzione, ha scelto di alzarlo alla destra della cattedrale perchè qui scorre un canale interrato, utile a scaricare l’acqua dopo i battesimi. La prima cosa che ha fatto portare è la grande pietra del fonte battesimale, un blocco unico più grande delle porte.
La complessa fabbrica del Battistero ha proceduto regolare fino a questo 1216. Poi si è interrotta. L’edificio è a due terzi della sua altezza, al secondo ordine di colonnotti. Ma non si può più andare avanti, perché Parma è entrata in guerra con Verona ed Ezzelino da Romano detto Il Terribile, signore di là, ha messo Parma sotto embargo: non vende più il marmo rosso delle sue cave che serve per il Battistero.
Fino alla seconda metà dell’Ottocento, a Parma come nella gran parte delle città della pianura Padana, il marmo per i monumenti viene da Verona. Prima delle ferrovie è infatti impossibile trasportare a sud degli Appennini il marmo bianco di Carrara.
In attesa della pace con Verona – che verrà solo nel 1249 -, che si fa con questo battistero? Le autorità decidono di costruirvi una copertura provvisoria ed iniziare ad usarlo.
Il 9 aprile, nel 1216 è il sabato di Pasqua. Per buona parte dell’era cristiana, i battesimi si fanno solo proprio alla vigilia di Pasqua e alla vigilia di Natale. Antelami lo sa bene ed ha previsto un effetto speciale per questo giorno: a Pasqua, che cade sempre la domenica dopo il primo plenilunio di primavera, un raggio di sole passa attraverso una canaletta obliqua nella parete e illumina il dipinto del battesimo di Cristo nel Giordano. Grazie a questa geniale trovata (Antelami non è solo scultore ed architetto, ma anche matematico e astronomo, se no come ci poteva riuscire?) e ad altre accortezze celesti, l’Unesco ha inserito il Battistero di Parma in un elenco di monumenti che celebrano la relazione fra l’umanità e il cosmo, assieme alle pietre di Stonehenge, alle piramidi di Giza e ai più antichi osservatori astronomici nel mondo.