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9.3.1814. Adieu Napoleon. Willkommen Österreicher

9 marzo 1814 – Finisce il dominio napoleonico su Parma. Nell’autunno del 1813, le autorità francesi hanno imposto requisizioni per mantenere i 12.000 uomini armati al comando del generale Charles Nicolas D’Anthouard dislocati fra Parma e Piacenza per resistere all’esercito austro-borbonico che sta salendo da Napoli. Il 9 febbraio 1814 arriva l’avanguardia, i cavalieri ungheresi, che entrano in Parma senza resistenza e pretendono di essere alloggiati a spese della città. Il 14 febbraio giungono anche fanteria e cavalleria austriaca. Il generale Johan Nugent sopprime il dipartimento francese e istituisce un governo provvisorio.

I francesi però reagiscono e muovendo da Piacenza, in cinque giorni di battaglia, il 2 marzo riprendono Parma.

È un fuoco di paglia, perché i combattimenti continuano oltre l’Enza e gli imperiali, che hanno la peggio, il 9 marzo devono ritirarsi a destra del Taro. Lo scontro continua nelle campagne fino a metà aprile, quando il fronte arretra al Nure e poi alle mura di Piacenza. Ma a Parma l’età Napoleonica è già finita.

Il principe Eugenio, figlio naturale del caduto Napoleone, il 16 aprile firma un armistizio col feldmaresciallo austriaco Neipperg. Finisce qui il governo francese su Parma. Per alcuni è la fine di un sogno illuminista, per altri è la fine di una dittatura. Seguiranno tre difficili anni di governo provvisorio, prima dell’insediamento della duchessa Maria Luigia.

Soldati austriaci (Albrecht Adam. Il generale von Bellegarde e i suoi ufficiali in battaglia - 1815)
Soldati austriaci (Albrecht Adam. Il generale von Bellegarde e i suoi ufficiali in battaglia – 1815)

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