Cultura & Società,  Epoca Moderna

8.6.1539. I gioielli di Girolama Farnese

8 giugno 1539 – Entra in Parma Girolama Farnese, nipote del papa Paolo III, promessa sposa del conte di Fontanellato Alfonso Sanvitale. Non passa inosservata: bella, ricchissimamente abbigliata e carica di gioielli, appena giunta in città già detta moda. La sua acconciatura, con uno “scuffiotto” di seta e perle e diamanti legati ai capelli, sarà imitata dalle nobildonne locali almeno nei 30 anni successivi.

Non è casuale, la pomposa teatralità della prima apparizione di Girolama in città. Ad aver studiato con cura l’effetto scenico dell’evento è la futura suocera, Laura Pallavicino vedova Sanvitale, capo della fazione ghibellina. Alfonso è il suo unico figlio. Per lui ha da poco acquistato un palazzo in città alternativo alla storica dimora nella Rocca di Fontanellato. La potente e accorta Laura vuole che le nozze portino ancor più prestigio alla casata e che nessuno metta più in dubbio i diritti di Alfonso sull’eredità paterna. Per riuscirci, spende l’inverosimile.

L’operazione è semplice: rendere a tutti evidente che la giovane nuora è una donna importante e ricca. Non che sia povera, la Girolama Farnese, ma da sola non si sarebbe mai potuta permettere tutti quegli abiti e quei preziosi che ostenta al collo, alle braccia, fra i capelli. Li ha comprati appositamente Laura: un investimento in prestigio.

Girolama, fin dai primi giorni a Parma, indossa colletti ricamati in oro, abiti ricamati in argento, broccati e soprattutto seta: seta cremisi, seta bianca, seta nera e una preziosissima seta che pare cambiar colore ad ogni movimento, un effetto ottenuto tessendo fili di tinte differenti.

Ma è l’elenco dei gioielli a impressionare, tutti comperati dalla Sanvitale per la nuora, che si sposa a Parma nei giorni seguenti con il massimo dello sfarzo.

Una croce di diamanti al collo, due bracciali di diamanti e rubini, dieci diamanti e nove perle fra i capelli, un anello con diamante e uno con rubino, il ventaglio col manico in oro massiccio, e quattro diamanti pure qui, una mantella decorata in oro, come d’oro sono le due cinture, d’oro due pendagli, tre collane e due collanine, varie perle per le orecchie, cinque corone, di agata, di corallo rosso, di lapislazzuli, d’oro e di platino. E ancora oro nei ricami dei vestiti. Non solo quelli della sposa, ma anche negli abiti per Alfonso – nei quali prevale il nero – e perfino nelle coperte e finimenti per i cavalli.

L’appariscente presentazione di Girolama è stata talmente cara, che anni dopo lo stesso Alfonso farà causa alla madre accusandola di aver sperperato i beni a lui destinati! Di politica e comunicazione, capiva molto più lei di lui.

Girolama Farnese rappresentata su una medaglia in bronzo di Pastorino de Pastorini, 1556
National Gallery of Art, Washington D.C.
Girolama Farnese rappresentata su una medaglia in bronzo di Pastorino de Pastorini, 1556
National Gallery of Art, Washington D.C.

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.