Cultura & Società,  Età contemporanea

8.3.1990. Garulli con i numeri vince 100 milioni a Lascia o Raddoppia

8 marzo 1990 – Su Rai Uno, in preserata, al revival del classico quiz Lascia o Raddoppia si presenta un concorrente da Parma, più precisamente da Mediano di Neviano degli Arduini, Paolo Garulli, esperto di storia della matematica.

Garulli resta in televisione, negli studi di Torino, in compagnia dei conduttori Gianfranco Magalli e Bruno Gambarotta per sei puntate, fino al 15 marzo, quando torna a casa con il massimo premio in palio: 100 milioni di lire.

Convinto di padroneggiare appieno la sua materia, il concorrente ripete ogni sera la parola “raddoppio“, diventando quindi il penultimo a vincere l’intero montepremi; quella del 1990 è l’ultima edizione prodotta.

Trentatrè anni, barba lunga, un diploma di liceo scientifico, Garulli è sempre stato affascinato dalla logica formale di numeri e incognite. Viene da una famiglia di artisti: il padre è il pittore Violante da Scurano, la mamma Maria è pittrice, un bisnonno era scultore, una zia cantante lirica, il defunto fratello gemello Pietro scrittore. Ma lui ha scelto un’altra strada, fatta di formule e di cifre, che ricorda menadito. “Siamo una famiglia di matti savi“, diceva a volte Violante Garulli.

A Lascia o Raddoppia, la memoria eccezionale di Paolo lo sorregge senza fallo mentre risponde a domande ogni sera più precise e speciose. Fino al milionario trionfo.

La tranquillità economica derivata da questa vincita permetterranno al nostro di dedicare la vita proprio ai numeri, alla ricerca di formule e teoremi nuovi, che però non pubblica mai, un po’ come Pierre de Fermat, uno dei più famosi protagonisti della storia della matematica.

Ma non tiene tutto per sè, Paolo Garulli. Parte della vincita la devolve in beneficenza, prima ad associazioni ambientaliste come Lipu e WWF, poi ai missionari Saveriani, e nel 2005 in favore di una ragazzina siriana di cui parlano tutti i giornali, Mayar, chiamata in Italia per un trapianto di fegato senza il quale morirebbe, ma priva dei soldi per il viaggio: tutto quel che manca, lo paga Garulli.

Il bel gesto viene giustamente apprezzato e gli offre l’occasione di rivedere Magalli, che lo invita ancora in tv per ringraziarlo.

Bruno Gambarotta e Gianfranco Magalli in una delle puntate di Lascia o Raddoppia edizione 1990
Bruno Gambarotta e Gianfranco Magalli in una delle puntate di Lascia o Raddoppia edizione 1990

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Succede l’8 di marzo:

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