Età contemporanea,  Politica

7.4.1946. Le prime donne al voto. Le prime donne elette

7 aprile 1946 – Per la prima volta le donne di Parma partecipano alle elezioni. Terminato lo spoglio, Anna Menoni e Giuseppina Rivola scoprono di essere le prime due donna ad essere elette in un ente pubblico. Menoni resta in Consiglio, comunale, mentre Rivola è chiamata dal sindaco Primo Savani come assessore a Bilancio e contabilità.

Menoni ha compiuto 22 anni da pochi giorni, è stata partigiana nel 143° distaccamento della brigata Garibaldi ed ora è dirigente del Partito comunista; ha conquistato 25.220 voti. Rivola, 42 anni, diplomata in Ragioneria, segretaria personale dell’industriale Riccardo Barilla, è stata eletta fra le file dei socialisti con 20.470 preferenze, ma non ha occupato il seggio per entrare in Giunta.

In quelle prime Amministrative a Parma, che precedono di pochi giorni il referendum istituzionale del 2 giugno e le elezioni dell’Assemblea costituente, sono chiamati alle urne 42.920 donne e 37.348 uomini. Risponde il 90,6% della componente femminile e l’84,6% di quella maschile. In tutta la provincia il corpo elettorale conta 135.281 donne e 128.684 uomini e partecipa al voto l’87,1% del totale, percentuale sorprendentemente identica fra i due i sessi.

Nelle prime consultazioni del dopoguerra, a Parma vince il Partito comunista, con il 36,3% dei voti, equivalente a 19 seggi in Municipio. Il Partito socialista Psiup arriva al 29,4%, esprimendo così 15 consiglieri. La Democrazia cristiana risulta terza col 27% e 14 consiglieri. Un consigliere ciascuno per il Partito repubblicano (3,3%) ed il Partito liberale (2,9%). L’unica lista a non ottenere rappresentanti è quella del Partito d’azione, sostenuta solo dall’1% dei votanti.

Anna Menoni
Giuseppina Rivola

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