
7.2.1974. Decimo arresto di un re degli stalker
7 febbraio 1974 – Il re degli stalker va in doppia cifra: Stefano C. innamoratissimo (e respintissimo) di Maria B., viene condannato per la decima volta sempre per il medesimo reato; non rispetta il foglio di via che gli dovrebbe proibire di metter piede a Fidenza, dove abita lei.
Si sono conosciuti nel 1970, quando Maria, maestra a Fidenza, 30 anni, single, va in vacanza a Milazzo. Si sono piaciuti, ma quando le ferie arrivano alla fine, per Maria è già finita e di Stefano, di otto anni più giovane, si dimentica subito.
Per lui va all’opposto. Stefano pensa sempre a Maria, ci pensa, pensa, pensa finchè non decide di agire. Nel marzo 1971 prende il treno e sale al nord. Scopre dove si trova Fidenza, dove si trova la casa di lei e quando si accorge di non essere affatto il benvenuto non si dà per vinto. La tampina, fa piazzate, insiste, la picchia pure: stalking, anche se nessuno ha ancora sentito la necessità di rubare parole all’inglese.
E allora Maria si rivolge ai carabinieri che allontanano il siciliano. Un magistrato emette un’ordinanza: Stefano C. per almeno tre anni deve starsene lontano dall’Emilia. Ma non la rispetta. Torna dalla maestra, viene arrestato: condanna a un mese di carcere, in San Francesco a Parma. La sconta e poche ore dopo sta già a Fidenza. Secondo arresto, seconda condanna, secondo mese in cella. E così per dieci volte!
Questo 7 febbraio è il giorno della decima sentenza di condanna.
Gli passerà, si trasferirà a Torino e si caccerà ancora nei guai per gioco d’azzardo.

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Succede il 7 di febbraio:

