7.11.1961. Il bancario fugge con la cassa
7 novembre 1961 – Il Banco di Roma denuncia il suo contabile della sede di Parma. Il fidato ragionier G. F. – lo credevano fidato – dopo 25 anni di lavoro puntuale e preciso, è sparito. E con lui sono spariti anche 60 milioni di lire! Che sono quasi un milione di euro del 2024.
La banca vorrebbe trattare la questione nella massima riservatezza, ma la notizia giunge ai giornali e diventa l’argomento del giorno. Anche perché in città lo conoscono in tanti, per la sua attività politica con la Democrazia cristiana e sociale con la Diocesi.
G. F. ha presentato improvvise inderogabili dimissioni a inizio settembre. Da un giorno all’altro, il ragioniere abituato a seguire la stessa tranquilla routine, non si è più visto. Non è venuto neppure a ritirare la liquidazione!
Che cose strane… E allora qualcuno si fa due domande. Fa anche due controlli. E si accorge che nei libri contabili dell’ufficio del nostro uomo mancano molti soldi.
La denuncia alla Procura arriva dopo un’indagine interna all’istituto di credito durata un paio di mesi. Inchiesta che ha ricostruito un anno di brogli perfettamente occultati. Dalla fine del 1959, il ragioniere ha nascosto ogni giorno qualche cambiale, sostituendola con altre false. Gli originali li ha poi sempre scambiati presso privati. Pochi soldi oggi, pochi domani, nei mesi sono diventati un tesoretto.
Negli ultimi due mesi, l’accusato ha girato in su e in giù per l’Italia, e in Svizzera, probabilmente per recuperare il denaro. Alla fine, si è fermato proprio in Svizzera.
Non sappiamo più nulla di G. F. e neppure dei soldi delle cambiali del Banco di Roma.