6.9.2000. Nasce il museo della Chiesa di Parma, con un piccolo mistero

6 settembre 2000 – Viene formalmente istituito il nuovo Museo diocesano di Parma, che aprirà tre anni più tardi.

Il museo occupa i sotterranei dell’antico Vescovado, recuperati nel corso di un impegnativo restauro dell’ala che dà su piazza Duomo, danneggiata nel terremoto del 1971 e rimasta a lungo disabitata.

Nel corso del consolidamento delle fondamenta, in uno spazio fino ad allora utilizzato come garage per le auto, emergono parti di muratura di epoca Tardo Antica, che secondo alcuni sono parte delle mura che proteggevano la città al tempo delle invasioni barbariche.

In piazza Duomo, sotto la Cattedrale e sotto il Vescovado, nel corso del Novecento sono emersi diversi reperti risalenti all’epoca Romana, ma sono stati depositati in Pilotta e la Sovrintendenza non ha alcuna intenzione di restituirli. Così, il nuovo Museo diocesano deve dedicarsi al solo Medioevo, in particolare al periodo romanico.

Il Museo utilizza sia ambienti del Vescovado che del palazzo accanto, sede della Caritas. I suoi pezzi forti sono le statue di Antelami per l’esterno del Battistero; quelle in piazza sono copie. Di Antelami sono anche quattro leoni stilofori. Espone poi un mosaico del V secolo con figure geometriche rinvenuto nel 1955, poi i frammenti un sarcofago e una lapide del III secolo, una lucerna paleocristiana con il monogramma di Cristo, rinvenuta a Carignano, e stucchi e monete. C’è anche un arazzo del Cinquecento, mentre la più recente acquisizione è l’Angiol d’or, un simbolo della città, nato per stare in cima al campanile, ma sostituito con una copia nel 2010.

Una curiosità: il decreto che istituisce il Museo diocesano, datato per l’appunto 6 settembre 2000, porta firma autografa, timbro e stemma del vescovo Silvio Cesare Bonicelli, che però ha terminato il suo incarico pastorale il 19 gennaio 2008 (da quel giorno il vescovo è monsignor Enrico Solmi) e soprattutto è morto il 6 marzo 2009… Un bel rompicapo per la diplomatica.