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6.6.1609. La figlia del duca fatta monaca a 5 anni

6 giugno 1609 – Una bambina di cinque anni viene fatta monaca. Vivrà l’intera sua esistenza fra le mura del convento di Sant’Alessandro. In quel monastero fa carriera: sarà eletta per cinque volte badessa. Viene trattata con ogni rispetto e può accedere ad alcuni beni materiali, come cibo, medicine, libri, quadri, in maggior misura rispetto alla gran parte delle altre monache. Ma a tutto il resto di ciò che offre il mondo è costretta a rinunciare, non per vocazione, non per scelta, ma per dovere di nascita.

Quella bambina è infatti Margherita Farnese, una figlia del duca di Parma Ranuccio I, ma figlia illegittima, avuta non si sa da quale donna, che il padre vuole proteggere, ma che non può avere una vita in società. E allora non conosce che il convento.

La professione religiosa viene ufficialmente espressa solo quando è ormai cresciuta, a 17 anni, il 25 marzo 1620, nelle mani dell’abate don Mauro da Parma e della badessa Giustina Gionti. L’evento è celebrato con un banchetto il giorno 29 seguente, ma sempre dietro le mura. Margherita resta benedettina per la vita. Quando morirà, il 15 aprile 1663, cinquantanovenne, è ancora in Sant’Alessandro, dove è rimasta per 54 anni.

Il monastero di Sant’Alessandro sta dove oggi sorge il Teatro Regio. All’inizio del Seicento, a dirigerlo è una zia di Margherita, che si chiama proprio come la nipote, ma che una volta presi i voti cambia il nome in suor Maura Lucenia. Anche per quella prima Margherita – primogenita di Alessandro Farnese – la vita monacale non è stata una scelta: ha dovuto accettare la clausura quando a 16 anni è stata ripudiata dal marito Vincenzo Gonzaga, duca di Mantova, perché non rimaneva incinta. Senza perdersi d’animo, Maura Lucenia si impegna per rendere più bella la sua nuova casa, il monastero dove resta fino alla morte, nel 1643, esattamente 60 anni dopo la monacazione.

Sant’Alessandro è il convento cui maggiormente si legano i Farnese, tanto che quando è badessa Margherita, nel 1658, viene anche costruito un passaggio che lo collega col Palazzo della Pilotta.

Ma non si pensi che le monache di casa Farnese siano tutte recluse per forza. Altra suora di clausura della casata è Caterina Farnese, che poi diventa Teresa Margherita dell’Incarnazione. Lei sceglie liberamente la vita religiosa e deve combattere per riuscire ad indossare la tonaca. In casa vorrebbero farla sposare e fra i pretendenti c’è perfino Luigi XIV, il Re Sole! Niente da fare, Caterina sceglie Gesù Cristo e nel 1661 diventa novizia, non in Sant’Alessandro, però, perché a Palazzo è così osteggiata che per essere accolta come novizia deve rivolgersi ai Carmelitani. Morirà il 27 aprile 1684 dopo aver dato ampie testimonianze della sua fede.

Il monastero di Sant'Alessandro disegnato in pianta nell'Atlante Sardi (1767); occupava una vasta area fra le allora strada maestra di San Barnaba (via Garibaldi) e borgo del Voltone (via Carducci).
Il monastero di Sant’Alessandro disegnato in pianta nell’Atlante Sardi (1767); occupava una vasta area fra le allora strada maestra di San Barnaba (via Garibaldi) e borgo del Voltone (via Carducci).
La chiesa di Sant'Alessandro a Parma, l'unica parte che ancora sopravvive dell'antico convento omonimo fondato nel IX secolo. Gli interni della chiesa sono gli stessi che vide Margherita figlia di Ranuccio I, essendo stata così modificata quando lei era già monaca, fra 1622 e 1624, per volere di una zia, pure lei Margherita, alias suor Maura Lucenia.
La chiesa di Sant’Alessandro a Parma, l’unica parte che ancora sopravvive dell’antico convento omonimo fondato nel IX secolo. Gli interni della chiesa sono gli stessi che vide Margherita figlia di Ranuccio I, essendo stata così modificata quando lei era già monaca, fra 1622 e 1624, per volere di una zia, pure lei Margherita, alias suor Maura Lucenia.

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