6.10.1760. Il primo ponte sul Po costruito per due sposi
6 ottobre 1760 – L’imperatore Giuseppe II d’Austria ed Isabella di Borbone di Parma convolano a nozze. I due si sono conosciuti neppure un mese prima, il 13 settembre, quando l’imperatore è venuto a prendere la sua sposa al confine fra il ducato di Parma e i territori governati da Vienna. Letteralmente al confine: perché nessuna delle delegazioni dei due fidanzati debba recarsi nella terra dell’altra, è stato appositamente costruito un ponte di barche sul Po e Giuseppe ed Isabella si sono presi per mano a metà della sua lunghezza, sull’acqua.
Nel 1760, l’Austria si estende a tutta la Lombardia, fino al Po. Sull’altra riva c’è il Ducato di Parma. Fino al 1859, superare il fiume Po significa anche varcare una frontiera. Per passare da una riva all’altra si deve usare necessariamente la barca. Questo ponte “nuziale” è il primo mai costruito sul Grande fiume fra Colorno e Casalmaggiore.
Il ponte del 1760 è galleggiante. Poggia su una lunga fila di barche ancorate. Con tutte le opportune manutenzioni, quel ponte resisterà fino ai primi del Novecento. Allora verrà sostituito con un nuovo ponte galleggiante, questo su chiatte non più in legno ma in materiali moderni, calcestruzzo e resina.
I passaggi sul Po, fino alla metà del Novecento, avvengono però per lo più su barche. Nel territorio del Ducato di Parma, a inizio Ottocento ci sono 24 diversi punti di attraversamento, con barconi, ponti mobili o battelli.
Le rive del parmense si possono passare sulle barche alla foce dell’Ongina, a Polesine, a Zibello, a Ragazzola, a Stagno, a Torricella, in due diversi punti presso Sacca, a Mezzano Rondani, alle Ghiare de Lucchesi (oggi dette Bonvisi, dirimpetto a Cicognara) e a Bocca d’Enza.