6.10.1732. Il bimbo che non c’era lascia Parma ai Borbone
6 ottobre 1732 – Il governatore Geronimo Maria Suzani ordina a tutti i parmigiani di esporre lumi alle finestre per tre sere consecutive, per accogliere il nuovo duca Carlo di Borbone.
L’ultimo dei Farnese, Antonio, è morto il 20 gennaio dell’anno prima. A chi spetta ora Parma? Il testamento del defunto la assegna al “ventre pregnante” della moglie vedova, Enrichetta d’Este. Nel giugno 1731, i cittadini sono stati chiamati a raccolta per tre giorni in cattedrale proprio per pregare per il felice compimento della gravidanza della duchessa. Peccato che Enrichetta non sia affatto incinta.
Intanto, Parma è occupata da soldati tedeschi venuti da Milano già due giorni dopo la morte del duca. Li ha mandati l’infante di Spagna don Carlos, che rivendica il Ducato in forza dei trattati di Londra (1718) e di Siviglia (1729). Mangiata la foglia sulla storia del “ventre pregno”, da ottobre il maresciallo Carlo Stampa si è sostituito al consiglio di reggenza e il 29 dicembre Comuni e feudatari devono prestare giuramento al nuovo sovrano, in viaggio da Madrid.
E ora finalmente arriva don Carlos, per iniziare una nuova dinastia. È figlio di Elisabetta Farnese, moglie del re di Spagna Filippo V. Ma al primo duca Borbone, Parma non interessa davvero. Lascerà la città già ai primi di febbraio del 1734, alla volta di Napoli, affidando il Ducato al maresciallo Bartolomeo Ladron de Guevara. Carlo avrà quel che vuole, la corona delle Due Sicilie, e a Parma non tornerà mai. Si limiterà a mandare emissari perché portino tutte le opere d’arte, le suppellettili, i tesori dei Farnese nelle sua regge campane.
A Parma vengono nuovi soldati, francesi stavolta, in virtù di un accordo fra Elisabetta Farnese e la Francia, in guerra con l’Austria. Non è una buona mossa: gli austriaci conquistano il Ducato e con questo gran passare di truppe, scoppia una carestia. Il Trattato di Vienna del 1736 assegna Parma agli Asburgo. L’imperatore Carlo VI scioglie di fatto il Ducato, poi risuscitato dalla figlia ed erede Maria Teresa. Sarà restituito ai Borbone nel 1748 col trattato di Aquisgrana.