Economia,  Medioevo

5.9.1227. La prima fiera in piazza Ghiaia

5 settembre 1227 – Si chiude la prima grande fiera in piazza Ghiaia, che da qui e per i secoli a venire si afferma come piazza commerciale di Parma.

In questo anno, l’antica fiera di Sant’Ercolano è trasferita dalla sua sede storica, nel Prato Regio, ai nuovi spazi che sono stati l’alveo del torrente, fino alla grande piena del 1177 o 1180. Su una parte del Prato Regio, infatti, è stato costruito il monastero dei francescani, che fra pochi anni erigeranno anche una grande chiesa dedicata al poverello d’Assisi.

Qualcuno, anche negli anni a seguire, continua a piazzare la merce nei vecchi spazi fuori da porta San Barnaba, ma col tempo la nuova piazza si affermerà senza rivali.

Quella di Sant’Ercolano, da che se ha memoria, è la grande fiera annuale di Parma: quattro giorni a partire dal primo giovedì di settembre, durante i quali in città hanno libero accesso mercanti di tutte le nazionalità. Particolarmente benvenuti sono i fiamminghi e i francesi. Si vende di tutto, roba rara che normalmente a Parma non si trova. Ma soprattutto stoffe e bestiame, con migliaia di animali. La tassa per occupare gli spazi è versata ai canonici della Cattedrale ed al vescovo.

Nel 1226 la fiera sarà raddoppiata, per concessione dell’imperatore Federico II, con un’edizione primaverile, nei primi quattro giorni di maggio, chiamata fiera di San Siro, che durerà fino al 1306. Sant’Ercolano invece si ripeterà fino al 1364.

Litografia di Isidore Laurent Deroy su disegno di Pietro Mazza,
in Monumenti e Munificenze di Sua Maestà Principessa Imperiale Maria Luigia Duchessa di Parma Piacenza e Guastalla,
Paolo Renouard, Parma 1845

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