Cronaca,  Medioevo

5.7.1247. Barricate in Oltretorrente contro re Enzo

5 luglio 1247 – Re Enzo, figlio dell’imperatore Federico II, assale Parma con l’esercito di Cremona, ma rimane “vergognosamente fugato”, come scrive Ireneo Affò. Prima di tentare la presa della città, re Enzo si era accampato di là dal Taro, nelle campagne di Bianconese. I parmigiani sono aiutati da cavalieri di Milano, Piacenza, Reggio e Bologna e da balestrieri di Genova e di Lavagna.

I difensori approfittano della sosta del principe per costruire nell’Oltretorrente quante più barricate possibile. Sì, le barricate famose dell’Oltretorrente sono quelle del 1922, ma non furono le prime. Anche nel 1247, fra i borghi di Capo di Ponte (così era allora chiamata l’area urbana ad occidente del torrente) sono erette “palizzate, bittifredi, e beltresche”, cioè recinzioni, torri di avvistamento e torrette con feritoie), scavate fosse e rinforzate le porte. E la città resiste.

Re Enzo catturato dai bolognesi,
miniatura della Cronica di Giovanni Villani, nel Codice Chigi della Biblioteca Apostolica Vaticana, 1345 ca.
Re Enzo catturato dai bolognesi (re Enzo è il primo a destra),
miniatura della Cronica di Giovanni Villani, nel Codice Chigi della Biblioteca Apostolica Vaticana, 1345 ca.

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