Epoca Moderna,  Politica

5.6.1551. Scoppia la Guerra di Parma

5 giugno 1551 – Scoppia la Guerra di Parma. Da Guastalla, Ferrante Gonzaga muove il suo esercito per devastare le campagne attorno a Parma e mettere alla fame la città assediandola. Dietro il Gonzaga ci sono nientemeno che l’imperatore Carlo V e il papa Giulio III, che ce l’hanno con i Farnese, signori di Parma e Piacenza da pochi anni. Carlo V non gradisce l’appoggio dei Farnese alla Francia nelle sue operazioni contro l’impero. Il pontefice vorrebbe riportare nelle sue mani il Ducato che il suo predecessore Paolo III ha trasformato in signoria per la propria famiglia. Inoltre, le famiglie Gonzaga e Farnese sono nemiche storiche.

Il piano di Ferrante Gonzaga è questo: arrivare con 10-12.000 fanti e qualche centinaio di cavalieri, devastare i campi prima dei raccolti, razziare il bestiame, porre il quartier generale presso la Certosa e far ospitare le truppe nei borghi dei feudatari scontenti della nuova signoria, la città resterà allora senza cibo e il popolo stesso caccerà il duca.

Ma le cose vanno diversamente. Grazie ad una serie di azioni diplomatiche, i Farnese riescono a ritardare l’attacco, che avviene a grano già mietuto, e a costringere il papa a inviare meno soldati di quelli promessi. Il re di Francia Enrico II non interviene direttamente, ma crea dei diversivi a Mirandola e in Piemonte, costringendo una buona parte degli assedianti ad accorrere altrove, e fa arrivare abbastanza denaro da pagare derrate alimentari di contrabbando. Il Gonzaga non aveva poi tenuto conto della reazione orgogliosa dei parmigiani, che non hanno nessuna voglia di perdere la loro autonomia.

Così Parma resiste di buon grado all’assedio e i cittadini si impegnano in una serie di sortite che deprimono gli invasori. Già in autunno inizia la controffensiva, sempre dalla città, per la riconquista dei luoghi utilizzati dalle truppe dell’invasore: si inizia da Torrechiara, presa con un colpo di mano in una notte di novembre, e si finisce con Pontremoli, raggiunto nel marzo 1552, che controllata dai parmigiani interrompe le comunicazioni degli imperiali.

Senza una vera fine, la guerra si esaurisce con l’abbandono alla chetichella dei soldati arrivati nel giugno 1551. Per i successivi due secoli e mezzo, le terre del Ducato di Parma saranno in pace.

Parma assediata da cannoni e cavalleria in una mappa di Sebastian Münster del 1551
Parma assediata da cannoni, cavalleria e fanti in una mappa di Sebastian Münster del 1551
Der Statt Parma Abcontrafactur nach ihrer Gelegenheit, stampa di Sebastian Münster (1551)
Der Statt Parma Abcontrafactur nach ihrer Gelegenheit,
stampa di Sebastian Münster (1551)

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