5.4.1587. L’ammiraglio venuto da San Secondo
5 aprile 1587 – Pier Luigi Rossi, marchese di San Secondo, è nominato ammiraglio. In mare già da 14 anni, è finalmente pronto ad assumere il comando per combattere contro i pirati, liberando schiavi cristiani al remo e mettendo in catene i musulmani.
La sua prima missione da ammiraglio lo vede alla guida di due vascelli da guerra nel mar Tirreno, di fronte alla coste toscane, dove imperversano i pirati. Con le loro golette, si nascondono nelle isole minori e assaltano le navi mercantili.
Pier Luigi si avvicina proprio ad un natante che pare un bastimento carico di merci, ma quando è a portata di cannone, quello cambia l’insegna sul pennone e inizia a sparare dal fianco: sono loro! I corsari! Il galeone del parmigiano risponde al fuoco con la bocca di prua e inizia un inseguimento. Quando il sole già sta calando, i pirati sono raggiunti e speronati: molti muoiono, molti si arrendono e vanno ai ferri. Il Rossi torna a terra vantando un grande successo.
Ma la filibusta ha molti fratelli e le scorrerie continuano. Il più pericoloso dei corsari è Mamet rais, con una sola galea, ma tanto abile da parere imprendibile. Almeno finché non arriva Pier Luigi Rossi, che stana Mamet, lo affonda, lo cattura e lo rende schiavo: assieme a 77 dei suoi marinai, passerà il resto della vita incatenato al remo, mentre con la cattura della sua nave vengono liberati 120 cristiani che a loro volta, fino a questo momento, erano galeotti.
L’ultima grande impresa dell’ammiraglio venuto da San Secondo, è la cattura di una galea della Numidia che stava quasi per sconfiggerlo. Come in altre battaglie sull’acqua, anche contro questa il Rossi lancia il suo vascello allo speronamento, ma manca il fianco e la sua prua si conficca nella poppa della nave pirata. Pessima posizione: bloccata e trascinata, il legno è oggetto delle palle di cannoni in bronzo dei turchi. Ma a salvare Pier Luigi dall’affondamento arriva un’imbarcazione d’appoggio, che prima libera il vascello e poi blocca la galea. Anche stavolta finisce con la liberazione di 130 cristiani incatenati ai remi e la cattura di 120 pirati, resi schiavi.