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5.11.1912. La generosità del più famoso truffatore della storia

5 novembre 1912 – In America un migrante di Parma si guadagna l’ammirazione e la gratitudine della gente del posto. Questo signore di 40 anni esatti si è infatti offerto volontario per salvare una giovane infermiera vittima dell’esplosione di una stufa.

La signorina Pearl Gosset, per salvare il braccio dall’amputazione, necessita di un importante trapianto di pelle. E l’uomo è il donatore. La famiglia dell’infermiera ha offerto una grossa ricompensa, ma lui rifiuta: lo fa solo per generosità umana. In questo 5 novembre 1912, nell’ospedale di Bloston, poco fuori Birmingham, in Alabama, si completa l’intervento, composto da due operazioni chirurgiche. La prima è stata fatta il 4 ottobre, con l’asportazione di un quadrato di circa venti centimetri di lato di cute da una coscia; nella seconda ne viene tolto un altro quadrato dalla schiena, di circa 19 centimetri di lato.

La generosità del nostro è tale che i giornali locali parlano di lui con adulazione: è bello come un Adone, scrivono. Caso raro, perché di solito, in America, gli immigrati italiani sono descritti come sporchi, ignoranti, ladri e mafiosi (Sacco e Vanzetta docet).

Di chi stiamo parlando? Di un uomo che qualche anno più avanti guadagnerà ancora più fama. Di un nome che resterà nel gergo comune per un secolo e oltre. Anche se non certo nei termini tanto positivi del 1912.

Il donatore di questo giorno è Carlo Ponzi, destinato a diventare un eccezionale truffatore, il massimo promotore dello “schema Ponzi”, quel modo di raccogliere denaro poi vietato in tutto il mondo.

Già detenuto per tre anni in Canada per un assegno rubato, nel 1919 fonderà una società che promette guadagni favolosi, ma i capitali raccolti, invece che essere investiti, remunera i primi investitori: un sistema insostenibile ma che convince tantissimi investitori imprudenti. In pochi mesi raccoglie 15 milioni di dollari (236 milioni del 2024), ma poi viene scoperto, arrestato e torna in carcere. Il crack di Ponzi lascia senza risparmi migliaia di famiglie, e di lui tornano ad occuparsi i giornali, ma a nessuno pare più così bello…

Nella storia, il piramidale “schema Ponzi” si ripete più volte; il più famoso inganno di questo tipo lo mette a segno l’americano Bernard Madoff, arrestato nel 2008, dopo aver rastrellato oltre 50 miliardi di dollari, poi battuto da Ruja Ignatova, che fra 2014 e 2017 racimola 3,8 miliardi, per poi far perdere le sue tracce.

Carlo Ponzi è parmigiano di adozione. Viene a vivere a Parma all’età di quattro anni, nel 1886, nipote del procuratore presso il locale Tribunale. Il padre lavora alla Posta in vicolo del Teatro (via Pisacane dal 1906). In città resta fino al 1902, quando si iscrive all’Università a Roma, per poi migrare Oltreoceano. Rimasto nella memoria collettiva per le truffe, nella vita ha comunque fatto anche qualcosa di buono…

Carlo Ponzi nel 1920
Carlo Ponzi nel 1920

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Succede il 5 di novembre:

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