Cultura & Società,  Epoca Moderna

4.7.1788. Isac, la spalla destra di Toschi

4 luglio 1788 – Nasce a Parma Antonio Isac, figlio di immigrati francesi, incisore, amico e socio di Paolo Toschi. Proprio la maggior fama di Toschi ha impedito ad Isac di entrare nel novero degli artisti parmigiani più noti.

Isac apprende l’arte del disegno e della calcografia a Parma e poi a Parigi, guidato da Biagio Martini e da Charles-Clément Bervic, che lo formano di impronta nettamente classicista.

Tornato nella sua città, il nostro diventa professore all’Accademia ducale di belle arti, dove insegna disegno e intaglio in rame.

Di Isac restano oggi soprattutto ritratti di grandi personalità della storia italiana e qualche veduta.

Un anonimo ammiratore coevo, così parla della sua opera: “disegno correttissimo, di contorni fluidi, condutti con somma intelligenza e con tutto l’amore dell’arte, e con grandissima verità e con una instancabile precisione e diligenza”, “armonia del chiaroscuro, bel piegare dei panni, trattabilità e pastosità delle carni”, un “Artista sorto, direbbesi, in tempo che la pittura sembra o addormentata o languente fra noi, e che fa rivivere sul docil rame le belle tele animate dai pennelli dei gran Maestri”.

La sua grande ambizione era infatti altra che disegnare volti. Assieme all’antico compagno di studi Toschi, nel 1819 apre una Scuola d’incisione, con l’idea di riprodurre tutti gli affreschi del Parmigiano e del Correggio. Non farà in tempo a realizzare l’ambizioso progetto, a causa della tisi, di cui soffre da quando ha 26 anni e che lo uccide prima di compierne 40, il 22 gennaio 1828.

Lo studio “Isac e Toschi”, con sede in strada San Michele (via della Repubblica), ottiene dalle autorità il permesso di copiare all’acquerello i dipinti di Parmigianino e Correggio, ma i finanziamenti per la produzione delle relative stampe arriveranno solo nel 1842. Sarà dunque il solo Toschi, assieme agli allievi suoi e di Isac, a stampare le opere degli artisti rinascimentali parmigiani, contributo fondamentale per la loro riscoperta e valorizzazione.

Il museo Glauco Lombardi possiede un piccolo quadro dal titolo: “Correggio che appare a Paolo Toschi”, opera di Francesco Scaramuzza (grande spiritista). Non solo Toschi sarebbe stato da ritrarre assieme allo spirito di Correggio, ma anche l’amico Isac, senza il quale Correggio non sarebbe forse mai assurto alla gloria di cui gode oggi.

Ritratto del cognato Antonio Isac e studio di vegetazione,
disegno di Paolo Toschi - museoglaucolombardi.it
Ritratto del cognato Antonio Isac e studio di vegetazione,
disegno di Paolo Toschi – museoglaucolombardi.it
Correggio che appare a Paolo Toschi,
olio su tela di Francesco Scaramuzza - museoglaucolombardi.it
Correggio che appare a Paolo Toschi,
olio su tela di Francesco Scaramuzza – museoglaucolombardi.it

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