Cronaca,  Medioevo

4.11.1469. Taglia sui contadini, vivi o morti

4 novembre 1469 – Taglia sui contadini assassini. Il signore di Parma stabilisce che siano pagati 100 ducati d’oro, ovvero 400 imperiali, per la cattura di ciascun abitante delle campagne reo dell’uccisione di un cittadino. Se il contadino sarà consegnato morto, la taglia scende a 50 ducati d’oro.

È una Parma da Far West, quella di questo 1469. Una grave epidemia è appena terminata e si è conclusa una serie di scontri armati combattuti anche nel parmense. Una fase di instabilità che ha fatto saltare le convenzioni sociali, con strascichi di miseria che spingono molti al brigantaggio. Succede così non di rado che i cittadini vengano aggrediti da persone del contado. Lo storico Angelo Pezzana ha descritto il 1469 con queste parole:

I contadini del Parmigiano rompevano di continuo in ingiurie ed in varie maniere di offese contro il cittadino, percuotevanlo, ferivanlo, uccidevanlo”.

Commesso un delitto, questi si rifugiavano poi in terre fuori dalla giurisdizione locale e per le autorità non vi è modo di perseguirli.

Per questo l’Anzianato di Parma stabilisce di rivolgersi ai bounty killer dell’epoca, che possono inseguire i criminali anche negli Stati esteri. Provvedimento d’emergenza che in questo 4 novembre è approvato dal duca di Milano Galeazzo Maria Sforza, che governa anche su Parma, con l’ordine di inserire la nuova norma e le taglie nello Statuto della città.

La questione è una delle non rare jacquerie che episodicamente si registrano in tutta Europa fra Trecento e Cinquecento. Si tratta di rivolte spontanee di contadini oppressi dai poteri locali, che non avendo altro mezzo per difendersi, sfogano la rabbia in brevi momenti di violenza incontrollata.

Rivolta di contadini, miniatura da una copia del 1480 ca. delle Cronache di Froissart (Biblioteca Nazionale di Francia)
Rivolta di contadini, miniatura da una copia del 1480 ca. delle Cronache di Froissart (Biblioteca Nazionale di Francia)

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