4.11.1396. Due schiavi nel Medioevo
4 novembre 1396 – Muore Bertrando Rossi, marito di Eleonora Rossi. Le sue spoglie troveranno riposo in una bella arca nella chiesa di San Francesco di Parma, come ha chiesto lui stesso nel proprio testamento, redatto quattro anni prima.
Ma questo testamento dice anche qualcosa di più interessante. Oltre a distribuire i vari castelli da lui controllati fra i tre figli legittimi Giacomo, Pietro e Giovanni, lascia a sua moglie i propri schiavi Giorgio e Caterina. Sì, perché a fine Trecento, a Parma c’è ancora chi possiede degli schiavi.
Bertrando è magnanimo. Le sue ultime volontà sono che i suoi schiavi servano Eleonora Rossi finché sarà in vita, ma poi dovranno essere affrancati. Anzi, se la moglie lo volesse, potrebbe liberarli anche prima.
Nel Medioevo, servi della gleba a parte, la schiavitù interessa strettamente la religione. Così come i musulmani facevano schiavi i prigionieri cristiani, nei Paesi cristiani si tenevano come schiave persone di popoli non pienamente cristianizzati, soprattutto slavi e caucasici. Probabilmente, anche Giorgio e Caterina devono essere arrivati a Parma da qualche Paese dell’Est e qui è stato loro imposto un nuovo nome.
Bertrando Rossi, che assieme al cugino Rolando ha guidato la storica casata parmense, è stato un fedele alleato dei Visconti, ma ha reso servizi anche a Venezia, tanto che gli è stato concesso il titolo di patrizio della Serenissima. Proprio Venezia è una grande commerciante di schiavi e potrebbe essere qui che ha comprato Giorgio e Caterina, un bel regalo da lasciare alla moglie.