31.3.1912. La Guerra di Libia divide Parma
31 marzo 1912 – La Guerra di Libia divide Parma. Mai come in questo giorno, le differenze fra le due anime della città si rendono evidenti. Parma ospita due manifestazioni contemporaneamente. La maggiore è in Oltretorrente, organizzata dalla Camera del Lavoro e raccoglie i pacifisti, stanchi della guerra coloniale che perdura da sei mesi. L’altra nel Centro storico, e raccoglie nazionalisti, liberali e agrari, con l’adesione delle autorità comunali, un evento in solidarietà al re, che pochi giorni prima aveva subito un attentato.
Secondo il giornale L’Internazionale, nel corteo dell’Oltretorrente sfilano 30.000 persone, giunte da tutta Italia. Secondo la Gazzetta di Parma, i comizi in piazza Garibaldi richiamano 15.000 aderenti.
Una netta separazione che ricorda le fazioni del Basso Medioevo. Guai a chi stava in mezzo alle due parti! Un certo Aldo Quintavalla, lascia l’Oltretorrente e raggiunge la piazza per urlare: “Abbasso la guerra!“. E quasi viene linciato. Si salva solo perché dopo essere fuggito inseguito da gente rabbiosa, trova protezione dietro la schiena dell’onorevole Giuseppe Micheli. Alle 18, quando sembra che tutto sia finito, frange dei due cortei si incontrano all’imbocco di via Mazzini e serve l’intervento della cavalleria per fermare la lotta che ne segue.
Le due anime si riuniranno due anni più tardi, allo scoppio della Prima Guerra Mondiale: il 18 agosto 1914, il leader della Camera del lavoro Alcide De Ambris abbandona il pacifismo per iniziare a sostenere con sempre maggior convinzione l’intervento dell’Italia nel conflitto e i pochi antimilitaristi rimasti restano senza partito.