Cultura & Società,  Medioevo

30.5.1351. Il vescovo di Parma scomunicato per simonia

30 maggio 1135 – Papa Innocenzo II apre il concilio di Pisa, che scomunica l’ex vescovo di Parma con l’accusa di simonia.

Il vescovo in questione si chiama Alberto e su di lui non si conosce praticamente nulla. Consacrato a Parma presumibilmente nel 1133, subito dopo il grande Bernardo degli Uberti, deve averne combinate di grosse, tanto da essere allontanato entro due anni dall’elezione. La simonia è il reato di chi vuole soldi in cambio di benefici spirituali, come benedizioni, assoluzioni, sacramenti impartiti a chi paga. Probabilmente, questo Alberto ha cercato di arricchirsi sfruttando il ruolo di episcopo. All’apertura del concilio, Parma sta ancora scegliendo il successore, che verrà pochi mesi più tardi, Lanfranco.

Intanto, allontanato da Parma, Alberto, va a Modena, dove da qualche decennio ci sono nette divisioni. In modi forse non del tutto leciti, riesce anche qui ad ottenere il ruolo di vescovo. Ma il papa interviene subito e lo scomunica assieme ad altri quattro vescovi italiani, tutti accusati di malcostume.

Alberto eletto dai modenesi, dai modenesi infatti, perché l’elezione di lui nella chiesa di Parmigiano era stata condannata per cattiva predicazione e pubblica simonia, si ritenne indegno che un tale delinquente fosse chiamato al governo episcopale in un’altra Chiesa”, sentenziano i vescovi a Pisa.

Ma questo concilio non è stato ecumenico. Così, nell’aprile 1139 Innocenzo convoca il Lateranense II, che riapprova le stesse risoluzioni già stabilite. Il concilio Lateranense II mira proprio ad imporre una morale più elevata agli ecclesiastici, altro che simonia.

Il vescovo Alberto passa come una meteora nella storia di Parma, qualcuno che si dimentica subito.

Simoniaci nell'ottavo cerchio dell'Inferno di Dante (Divina Commedia, Inferno, canto XIX), incisione di Francesco Scaramuzza
Simoniaci nell’ottavo cerchio dell’Inferno di Dante (Divina Commedia, Inferno, canto XIX), incisione del parmense Francesco Scaramuzza

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