
30.3.1984. La cappella degli obiettori di coscienza
30 marzo 1984 – A Marore viene inaugurata la “Cappella degli obiettori di coscienza”.
A metà degli anni ‘80, Parma è la città italiana con la più alta percentuale di ragazzi che rifiutano di prestare servizio militare, preferendo regalare due anni al servizio civile. Lo rivela in un’intervista il generale Luigi Poli, che comanda la Regione militare tosco-emiliana. Poli ne parla con rammarico, ma a Marore ne sono fieri.
Proprio qui, attorno al parroco don Luigi Valentini, da poche settimane si è costituita una comunità di obiettori di coscienza, impegnati nell’accoglienza e nel sostegno a persone emarginate – saranno soprattutto tossicodipendenti –. I ragazzi in servizio a marzo, che si sono dichiarati non violenti, sono quattordici.
A Parma, già al principio degli anni ‘70 ci sono stati obiettori di coscienza pionieri, come Danilo Amadei. È grazie alla convinta e motivata opposizione alla leva di questi che nel 1972 il Parlamento riconosce il diritto di obiezione di coscienza, anche se fino al 1998 tale scelta porta a discriminazioni, come l’impossibilità di lavorare per la pubblica amministrazione.
I giovani presenti alla consacrazione della cappella pensata per loro, sono però disponibili a subirle, pur di non dover imparare a combattere con il fucile.
La cappella sta nel seminterrato della canonica di Marore e sull’altare presenta un dipinto che rappresenta l’accoglienza di pellegrini. Alla cerimonia partecipa anche il vescovo Benito Cocchi. Don Guglielmo Rosati, direttore della Caritas diocesana, tiene un discorso sul valore dell’obiezione di coscienza, cui riconosce anche una valenza politica, e invita a fondare una “università della pace” per diffondere gli stessi valori.
Dal 2004, in Italia la leva militare obbligatoria non esisterà più. Continuerà invece ad esserci il servizio civile, su base volontaria. E se alcune proposte sulla reintroduzione della naia dovessero tradursi in realtà, è certo che moltissimi giovani seguirebbero le orme di questi nella piccola cappella di Marore il 30 marzo 1984.

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Succede il 30 di marzo:

