Cronaca,  Cultura & Società,  Età contemporanea

30.3.1862. Garibaldi inaugura il Tiro a segno

30 marzo 1862 – Giuseppe Garibaldi arriva a Parma. L’eroe dei due mondi, rientrato l’anno prima dalla spedizione dei Mille, sogna di ritornare subito all’azione e prendere il Trentino e Roma. La primavera gli serve per consolidare il suo già enorme consenso e suscitare nuovi volontari. Così nel corso della primavera visita diverse città e Parma non può mancare.

Non è la prima volta che si ferma, era già venuto il 22 agosto 1859, alla vigilia del plebiscito che ha legato Parma al Regno di Sardegna.

Qui, Garibaldi inaugura la Società di tiro a segno, si fa fotografare con un dipinto dell’ancora irredenta Venezia sullo sfondo, interviene ad una riunione della Società operaia. Qualcuno urla: “Viva la Repubblica!”, ma Garibaldi sa che non conviene e taccia il mazziniano dicendosi fedele a Vittorio Emanuele II. Si ferma anche a dormire in una casa di fronte al Teatro Regio, nella via che oggi gli è intitolata (prima era strada San Barnaba).

Quando riparte, il 31, è certo di aver legato a sé per sempre una generazione.

Garibaldi in un ritratto con dedica autografa al langhiranese Faustino Tanara
(Museo del Risorgimento Faustino Tanara di Langhirano)
Garibaldi in un ritratto con dedica autografa al langhiranese Faustino Tanara
(Museo del Risorgimento Faustino Tanara di Langhirano)
Targa sulla casa di via Garbiladi a Parma dove Giuseppe Garibaldi sostò il marzo 1862
Targa sulla casa di via Garbiladi a Parma dove Giuseppe Garibaldi sostò il marzo 1862

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