3.7.1863. Un medico all’ultima impresa di Garibaldi
3 luglio 1863 – L’Università di Parma laurea in Medicina e Chirugia Gian Lorenzo Basetti, che ancora non immagina proprio in che modo particolare eserciterà la sua professione. Nel 1863, come un po’ tutti i suoi colleghi, Basetti pensa ad un buon posto in ospedale, forse ad un futuro ruolo accademico. Ma alcuni eventi casuali ritardano i suoi tentativi di avviare simili carriere, per un tempo sufficiente a maturare una coscienza nuova: Basetti, che in gioventù è rimasto sempre lontano da manifestazioni e circoli politici, nel 1866, improvvisamente decide di arruolarsi garibaldino.
Non combatte con fucile e baionetta, ma con i ferri del chirurgo. Partecipa alle battaglie di Mentana, Monterotondo, Digione come medico di battaglione salvando la vita a molti feriti e partecipando poi a preservare un buon ricorso dei morti.
Impegno e abilità del nostro vengono presto notati, anche da Giuseppe Garibaldi in persona, che per la sua ultima campagna militare lo vuole a capo dell’intero servizio medico dell’esercito dei Vosgi. Garibaldi, già in esilio a Caprera, fugge in segreto per la Francia per combattere nella guerra Franco-Prussiana. I suoi fedelissimi lo raggiungono e Lorenzo Basetti è uno di loro.
Sul campo di battaglia, Garibaldi coglie grandi successi e Basetti ha meno lavoro che i suoi omologhi sul fronte opposto, perché l’esercito dei Vosgi infligge grandi perdite ma ne subisce molte poche. Politicamente, invece, questa campagna dell’Eroe dei due mondi che raramente viene ricordata, non porta a nulla: Garibaldi voleva riacquistare Nizza all’Italia, la sua città natale ceduta ai francesi nel 1860 contro il volere della popolazione locale; ma la Francia – ingrata – Nizza se la tiene.
Garibaldi non combatterà mai più e anche per Basetti la breve e intensa stagione delle battaglie finisce qui. Ritornato a casa a Parma, prenderà la via della politica. Eletto alla Camera per la prima volta nel 1874, Basetti resterà deputato per 35 anni consecutivi, in undici diverse legislature.