3.12.1895. Missionari e martiri in Cina
3 dicembre 1895 – Gli aspiranti missionari di Guido Maria Conforti prendono possesso delle camere e delle aule di un nuovo speciale seminario aperto in borgo del Leon d’Oro, accanto a piazza Duomo. Il giorno non è scelto a caso: oggi si ricorda san Francesco Saverio, gesuita che nel Cinquecento ha viaggiato fino in Cina per far conoscere Gesù Cristo. È stato leggendo la sua storia, che Conforti ha iniziato a sognare il grande Paese del dragone.
Conforti è un energico prete nato a Ravadese. Ai tempi del seminario ha desiderato ripetere l’impresa di Francesco Saverio, ma è troppo debole di salute per simili viaggi. Si rassegna all’idea di dover restare in Italia, ma non a quella di partecipare all’evangelizzazione dell’Asia: se non può andare lui, allora il suo compito consisterà nell’aiutare altri a farlo. Così fonda una nuova congregazione missionaria, i Saveriani.
Il successo dell’iniziativa è tale, che la prima sede si dimostra presto troppo piccola. Per dare spazi adeguati ai tanti ragazzi pieni di fede e di coraggio che chiedono di entrare nel seminario, il 24 aprile del 1900 il vescovo Francesco Magani posa la prima pietra per una sede più grande, ai limiti della città (oggi via Solferino). Il 7 novembre dell’anno successivo i lavori sono terminati. Il palazzo da allora è noto a Parma come Missioni estere.
Fra le molte cose trasportate dal borgo del Leon d’Oro a via Solferino, c’è anche l’altare del piccolo oratorio del seminario, che resterà in uso fino al 12 settembre 1942, quando presso le Missioni viene traslato il corpo di Conforti, morto nel 1931, attrezzando una più ampia cappella, diventata santuario con ulteriori ampliamenti alla fine degli anni Cinquanta. Dietro al sarcofago del fondatore, viene posta una cassetta con le ceneri di don Caio Rastelli di Ghiara di Fontanellato, il primo missionario nonché il primo martire Saveriano.
Padre Rastelli è morto in Cina il 28 febbraio 1901 all’età di 28 anni, logorato dai patimenti fisici e morali subiti durante la rivolta dei Boxer, quando fugge a piedi travestito dallo Shanxi fino in Mongolia.
Per i seminaristi che in questo 7 novembre 1901 entrano nella loro nuova casa, Rastelli è l’esempio più alto del sacrificio richiesto ai missionari. Attualmente, la Congregazione saveriana conta undici missionari morti per le persecuzioni patite in diversi Paesi del mondo (Bangladesh, Brasile, Burundi, Cina, e Congo), fra il 1901 e il 1995, tutte persone che hanno studiato qui alle Missioni estere.