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3.1.1117. Il terremoto solleva i fiumi

3 gennaio 1117 – Il più forte terremoto degli ultimi mille anni in pianura Padana. L’epicentro è vicino a Verona, ma l’onda sismica arriva a squassare anche Parma, dopo aver fatto sollevare il Po come un arcobaleno d’acqua. La scossa rovina parte della nuova cattedrale, consacrata giusto 13 anni prima.

la Storia di Parma è ricchissima di racconti di terremoti che fanno cadere i comignoli, spaventano la gente e chiamano alla mente fantasmi di punizioni divine. Vediamone solo alcuni.

Il 25 dicembre 1222, Parma è scossa tanto forte da spingere la madre del noto Salimbene de Adam – ancora bambino – a prendere in braccio i figli e scappare di casa: “la terra emise un gemito ruggente e tremò ripetutamente”, annoterà lo stesso cronista.

Il 15 novembre 1409, alle 19 e alle 20 due scosse causano la caduta di molti camini, dei merli del palazzo comunale e del muro di un convento.

L’11 giugno 1438, di buon mattino, un forte terremoto causa il crollo di parte del palazzo comunale (non della torre civica, che cascherà da sola quasi due secoli dopo).

Il 9 dicembre 1818 un forte sisma, anticipato il giorno prima da una scossa leggera, colpisce tutta la Val Parma, rovinando le chiese di Arola e Lesignano, oltre che molti edifici civili; in città cadono soliti comignoli e la paura è tanta.

Il 13 luglio 1831, una nube sismica inizia a scuotere la terra nel parmense. Le prime avvisaglie erano state l’11, 12 e 13 marzo nel reggiano; quella di luglio è una scossa più forte, che fa cadere gli intonaci e si ripete con intensità simile il giorno dopo e ancora il 25 agosto e poi l’11, il 12 e il 13 settembre.

Un altro sciame sismico si manifesta dal 4 marzo 1898, colpendo in particolare la val Parma, danneggiando anche la chiesa del castello di Torrechiara. La terra torna a muoversi l’11 marzo, con una sequenza che dura fino alla metà di aprile, tanto lunga che molti parlano di punizione divina per l’anticlericalismo che attraversa l’Italia. A Parma cadono i comignoli e i muri si crepano, con danni a tutti gli edifici, l’unico che si salva è il Teatro Regio; in carcere cade la vola di una cella e cinque detenuti restano feriti. Quando il fenomeno finisce, apriranno cantieri per riparazioni importanti in ben 19 chiese, tra cui San Giovanni evangelista, l’Annunziata e la Steccata.

In tempi più recenti, il terremoto più forte è quello del 1983, il 9 novembre, che fece 60 feriti e tanti danni, anche alla Cattedrale, alla chiesa della Comunità evangelica metodista e al Regio, che deve spostare la stagione lirica al Teatro Ducale.

Ogni volta che torna, il terremoto spaventa come una novità, anche se si tratta di un vecchio compagno.

Incisione dalla Cosmographia Universalis di Sebastian Münster (1544)

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