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29.7.1879. Galleria della Cisa, 16 anni fra crolli e scioperi

29 luglio 1879 – L’impresa Piatti di Brescia vince l’appalto per lo scavo della galleria ferroviaria fra Borgotaro e Pontremoli, opera principale della ferrovia Parma-La Spezia.

Di questo collegamento su ferro si parla fin dal 1853, quando il duca di Parma Carlo III di Borbone aveva stretto un accordo con un’impresa inglese per la costruzione dell’intera tratta, progetto poi andato a monte.

Ormai, in Italia circolano tanti treni e il collegamento fra l’Emilia e il mare pare cosa facile. Fra il dire il fare, però, c’è di mezzo l’Appennino

Il 15 novembre 1888, la ferrovia da La Spezia fino a Pontremoli è già pronta e possono corrervi le prime locomotive. Anche il tratto dal lato parmense è a buon punto. Lo scavo della galleria, invece, procede con immensa fatica. Scavare il tunnel sotto il passo della Cisa si rivela un’impresa assai più ardua del previsto; è sufficiente guardare le spese per capirlo: doveva costare poco più di 9 milioni di lire, alla fine ne costa 45 milioni e mezzo. Colpa anche della scelta tardiva di raddoppiare il binario.

Il cantiere del traforo impiega mille uomini e i continui crolli all’interno dello scavo provocano morti e feriti fra gli operai. Il 7 maggio 1890, le maestranze arrivano a dichiarare lo sciopero, reclamando condizioni di lavoro più umane e sicure. Lo sciopero non è però ancora un diritto e per far ripartire i lavori arrivano i carabinieri che arrestano i 15 organizzatori della protesta.

Il disastro più grande accade il 7 aprile 1893, quando lo scoppio di una sacca di gas uccide 13 operai.

I problemi di statica sono risolti con l’utilizzo di ingenti quantità di materiali da costruzione. La galleria ottocentesca è retta da 80 milioni di mattoni e per ogni metro di scavo sono utilizzati 10 metri cubi di legname, ottenuto distruggendo i boschi della Lunigiana.

Finalmente, il 24 aprile 1895 la galleria di valico, detta del Borgallo, viene collaudata: sono passati 16 anni dall’appalto dei lavori.

A Parma, per celebrare l’apertura della linea Parma-La Spezia vengono organizzate grandi manifestazioni, con la speranza che i treni portino molti turisti. Fra queste, L’Esposizione Correggesca aperta a giugno 1895.

La linea ferroviaria, che nel 1895 conta 32 gallerie, 31 ponti e 16 stazioni, è costata in tutto 112 milioni di lire. Nessun’altra tratta ferroviaria in Italia era mai stata pagata tanto.

Ingresso della galleria del Borgallo
Ingresso della galleria del Borgallo

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