29.6.1341. Quelli che si frustavano in nome di Dio
29 giugno 1341 – Paganino dei Costanti ottiene dal vescovo Ugolino Rossi l’approvazione di una nuova confraternita di disciplinati, con sede presso l’Oratorio della Trinità, da poco costruito per iniziativa di don Donnino Raimondi.
I disciplinati sono folcloristiche figure medievali: gruppi di persone che si impongono penitenze corporali, per imparare a respingere ogni tentazione del mondo. Soprattutto durante le processioni per determinate ricorrenze, si autoflagellano in pubblico. Ma si occupano anche di assistenza morale e materiale dei bisognosi e spesso organizzano strutture per l’ospitalità.
Un po’ in tutta Europa, i disciplinati nascono a seguito del movimento millenarista dei flagellanti del 1260. È così anche a Parma, dove già nel 1265 c’è un consorzio di disciplinati, sia donne che uomini.
Per ragioni dimenticate, da quel primo gruppo ne ne nascono altri. Forse per rilanciare l’afflato religioso, forse a seguito di litigi, la prima disciplina, chiamata Società degli Scovati, nel 1316 si scinde in due, una in Oltretorrente dedicata ai santi Cosma e Damiano con sede presso la chiesa di Santo Spirito, l’altra di qua dall’acqua nella vicinia di San Paolo.
In questo 1341 si verifica un’altra divisione, con la nascita di una terza disciplina. Don Raimondi viene dalla disciplina di San Damiano e lega alla propria famiglia l’oratorio da lui costruito, con annesso ospedale di Sant’Ambrogio: dovrà restare per sempre di proprietà di discendenti della sua famiglia. Lo ha eretto sulla strada di Porta Nuova (via Farini, nel tratto dove oggi sta Dolcevita). Il vescovo approva la novità non appena tornato da un esilio durato 10 anni; la piena sottomissione al vescovo è caratteristica propria di tutte le congregazioni di disciplinati in Italia.
La disciplina di Paganino e di Donnino verrà conosciuta come Disciplina Nuova e opererà per un secolo e mezzo assieme alle due “vecchie”, con sempre nuovi aderenti che si battevano la schiena e altre parti del corpo con la frusta, con la “scopa” o oggetti diversi, a imitazione del Cristo della passione. Nel 1420 se ne aggiungerà una quarta, di San Giovanni battista.
La Disciplina vecchia scompare nel 1498, per fusione con la Società della Steccata, ma il nome dell’antico oratorio resterà in uso fino ad inizio Novecento.