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29.4.1877. La fabbrica del tempo di Luigi Beccarelli

29 aprile 1877 – Apre i battenti la grande fabbrica di orologi di borgo Santo Spirito, una delle prime in Italia. L’ha fondata Luigi Beccarelli, enfant prodige della meccanica delle pendole e degli orologi da tavolo.

Appresa l’arte a Parma da Antonio Allodi, orologiaio capo della corte ducale, Beccarelli si trasferisce a Parigi, dove amplia le sue conoscenze, frequenza vari laboratori di orologiai e orafi e poi ne apre uno suo.

Ma nei lunghi anni francesi, non interrompe mai i rapporti con la sua città natale e anzi vorrebbe trasferire a Parma l’attività, perché anche l’Italia si apra all’industria degli orologi da casa e da viaggio, che tanto mercato hanno nel XIX secolo.

Finalmente, trovato un accordo con le autorità locali, si compie il gran passo. Il Comune di Parma concede locali e energia: l’opificio può occupare gli spazi già sede del filatoio Perinetti, in borgo Santo Spirito, con sotto un canale la cui acqua può muovere le macchine del laboratorio. La Cassa di Risparmio concede un prestito a tasso agevolato. Luigi Beccarelli può dunque installare impianti per lavorare il metallo, dorarlo, tagliare il marmo.

Ma le cose non vanno per il meglio. Il maestro orologiaio si aspetta operai a buon mercato, invece i parmigiani difendono bene i loro diritti. Gli Ospizi Civili rifiutano di mandare a lavorare nella nuova fabbrica le donne ricoverate. Gli apprendisti, ragazzini di 11-14 anni, non accettano di faticare a gratis. E per sovracconto, il canale non ha abbastanza forza da muovere tutti i macchinari.

Insomma, la storia dell’officina degli orologi in Oltretorrente ha breve durata. Con grande delusione per i cittadini, Beccarelli si risolve a trasferire un’altra volta la sua attività. In borgo Santo Spirito la fabbrica chiude il 1° aprile 1881, per riaprire l’anno successivo a Vignale di Traversetolo. Qui, finalmente, l’impresa sboccia.

Beccarelli a Vignale ha comprato un podere con un’antica villa, che trasforma un po’ alla volta in centro di produzione di orologi, ribattezzandola Cronovilla. Nel tempo, si aggiunge anche una linea di fabbricazione di biciclette. Arriva ad impiegare quasi 50 operai.

Gli orologi di Beccarelli si vendono in tutta Europa. Il catalogo vince medaglie ad esposizioni in Italia e in Francia, compresi gli Expo universali del 1878 e del 1900.

Finché, nei primi anni del Novecento, la salute di Beccarelli pian piano si guasta. Il maestro è stato capace di dar forma a un numero eccezionale di meccanismi cronografici, originali e belli, ma non è riuscito a formare altri orologiai che possano subentrargli ora che non è più efficiente come era prima. Così, rapidamente, Cronovilla si svuota e quando Beccarelli muore, nel 1908, la fabbrica è già scomparsa.

Cronovilla, la fabbrica di orologi di Vignale di Traversetolo di Luigi Beccarelli
Alcuni degli orologi fabbricati da Luigi Beccarelli, che furono esposti in occasione di una mostra presso il museo Glauco Lombardi nel 2008
Alcuni degli orologi fabbricati da Luigi Beccarelli, che furono esposti in occasione di una mostra presso il museo Glauco Lombardi nel 2008

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