29.10.312. I leggendari cavalieri di Costantino
29 ottobre 312 – Il giorno dopo la vittoriosa battaglia di Ponte Milvio, l’imperatore Costantino sceglie i suoi migliori 50 soldati, perché proteggano per sempre il nuovo vessillo che gli ha permesso di sconfiggere il rivale Massenzio: la croce cristiana, sognata la notte prima dello scontro e subito fatta disegnare sulle insegne. Da quel gruppo di 50 valorosi difensori della croce, discende l’Ordine costantiniano di San Giorgio, ancor oggi esistente, con sede presso la basilica della Steccata di Parma, il cui simbolo è per l’appunto una croce.
Questo racconto è una vecchia leggenda, una favola. Che è servita a dare valore a questo ordine cavalleresco. Valore nel senso più venale del termine: l’Ordine costantiniano sta a Parma perché i duchi della città lo hanno acquistato, e per ben tre volte in 120 anni.
La prima fu il 27 luglio 1697: il duca di Parma Francesco Farnese compra l’Ordine costantiniano, pagandolo con il castello di Bardi e quello di Piacenza, passaggio approvato dall’imperatore Leopoldo e da papa Innocenzo XII. Una bolla di Clemente XI stabilisce che l’ordine debba restare per sempre nella disponibilità di chi governa Parma.
Per mantenere tale privilegio, i duchi di Parma hanno però dovuto ricomprare l’ordine altre due volte.
La seconda fu dopo le confische napoleoniche: quando i francesi hanno messo in vendita i beni dell’Ordine nel 1798, li compra il duca Ferdinando di Borbone per 10.221.549 lire di Parma e qualche spicciolo. Avendo però pagato con soldi delle comunità di Parma e di Piacenza, si decise poi a cedere l’Ordine alle stessa comunità.
La terza volta fu nel nel 1814: Maria Luisa vuole per sè l’Ordine e lo compra dalle due comunità.
Ma dunque, quando è nato davvero l’Ordine costantiniano di San Giorgio?
C’è un’altra leggenda, che dice sia stato fondato dall’imperatore romano d’oriente Isacco Angelo Comneno alla fine del XIII secolo. Ma pare che pure questa sia una favola, diffusa ad arte con documenti contraffatti.
In realtà, l’Ordine costantiniano nasce negli ultimi del Quattrocento per iniziativa di un nobile albanese di nome Andrea Angelo.
Ironia della storia, ad avallare le leggende contribuì di molto papa Paolo III Farnese, fondatore del Ducato di Parma, che nel 1545 accettò di riconoscere la discendenza degli Angelo di Durazzo da Isacco Angelo Comneno. Lo avrebbe fatto, se avesse saputo che ai suoi discendenti quest’Ordine sarebbe costato così tanto?