
29.10.1960. La sociologia dei colori
29 ottobre 1960 – L’Università di Parma ha organizzato il primo convegno nazionale sulla sociologia dei colori.
Da alcuni decenni, in ambito psicologico vengono condotti studi sull’effetto che la vista delle diverse tinte può suscitare sull’animo delle persone. Ma allora, sapendo che il rosso, il verde, il giallo… influiscono sull’umore e sulle scelte della gente, si può continuare a fare scuole, ospedali, case, oggetti e ogni altra cosa, senza pensare al loro colore?
Di questo parla questo convegno, che si svolge a Salsomaggiore e dura due giorni. Lo sponsor – inevitabilmente – è un’industria di vernici, la MaxMeyer di Milano.
“Il programma della manifestazione è stato ispirato dalla necessità di richiamare all’attenzione di studiosi e professionisti i problemi relativi alla scelta del colore e alle sue influenze nei vari settori delle attività umane”, spiegano i relatori, che sono sociologi, psicologi, ma anche pedagoghi e medici.
Nel convegno si parla di colore a fini di marketing e soprattutto del loro uso nelle sedi di servizi aperti al pubblico.
Il blu si dice che favorisca la calma, ma anche la produttività, ed è elegante. Il rosso richiama passione e desiderio, stimola l’impulsività perché suscita sensazioni di pericolo. Il giallo fa allegria, aiuta la concentrazione e rende ottimisti, purché non lo si veda troppo spesso. L’arancione chiaro pare che induca agli acquisti. Con il verde si recupera con più facilità il controllo di sé stessi e della situazione, l’equilibrio.
Credete che i colori utilizzati nelle scuole, negli ospedali, negli uffici, e ancor di più quelli del supermercato e dei negozi, siano scelti a caso? Che non vi siano precise strategie nelle tinte dei loghi, dei simboli dei partiti politici, delle scatole dei prodotti in vetrina, dei vestiti di chi recita nelle réclame?
I colori sono parte integrante delle strategie di vendita e di fidelizzazione di clienti e seguaci. Qualcosa di cui si è preso coscienza a partire dal congresso del 29-30 ottobre 1960 a Salsomaggiore.

fotogramma del cinegiornale Cronache del Mondo n° 248
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Succede il 29 di ottobre:

