28.7.1979. Barilla compra la Barilla
28 luglio 1979 – Pietro Barilla riacquista la sua azienda dalla mutinazionale Grace, alla quale lui stesso, assieme al fratello Gianni, l’aveva venduta nel 1971. L’inattesa novità è stata annunciata pochi giorni prima direttamente dall’imprenditore nel corso di una cena con i dirigenti della Barilla. Tutti i giornali ne parlano con grossi titoli.
Nel 1971, era successo che l’incerto clima sessantottino aveva tolto fiducia alla famiglia Barilla, imprenditrice già da un paio di generazioni. Ma anche che il settore bancario avesse tradito più di una azienda parmigiana, come la Salamini, improvvisamente fallita pur con bilanci in ordine, perché privata delle linee di credito: e se la stessa cose accadesse anche alla Barilla?, si erano domandati Pietro e Giovanni, che si erano di molto indebitati per costruire il nuovo grande stabilimento della pasta a Pedrignano. E poi gli americani in questo periodo sono disposti a spendere molto per mettere le mani sulla giovane industria italiana; la stessa Grace, nel 1967 a Parma aveva da poco acquisito la fabbrica dei gelati Tanara.
Così, i fratelli Barilla improvvisamente, senza dir nulla a nessuno, avevano deciso di cedere quella che già era la prima produttrice italiana di spaghetti, maccheroni e penne.
Otto anni dopo, in modo altrettanto inopinato, Pietro ha l’occasione di tornare indietro e la coglie subito. Aveva voluto tenere l’1% del capitale, per restare dentro all’azienda e monitorare l’umore degli investitori. Quando coglie che gli americani avrebbero voglia di investire altrove, perché la pasta non porta ai guadagni attesi, si fa subito avanti per ricomprare la Barilla.
La decisione di Pietro Barilla viene salutata con entusiasmo a Parma e nel resto d’Italia, tanto quando anni prima la vendita alla Grace aveva creato malumori e timori.
In realtà, la gestione americana non è stata affatto male. Negli anni della Grace, la Barilla si allarga acquisendo la Voiello nel 1973 e si apre ad un ambito nuovo, i biscotti, lanciando nel 1975 il fortunatissimo brand Mulino Bianco, che in breve conquista le colazioni di moltissimi italiani. Vengono importate le più avanzate metodologie di gestione aziendale e di comunicazione. Pietro dunque ricompra un gruppo più forte di quello che aveva venduto.
La famiglia Barilla non lascerà più la guida dell’omonima impresa.