
28.3.1919. “Volere è potere”. Va in scena l’ipnotizzatore Gabrielli
28 marzo 1919 – Questa sera al Teatro Centrale in piazza Cesare Battisti, di fronte al vicolo della Macina, si esibisce il più grande illusionista italiano del primo Novecento: Aldo Gabrielli.
Toscano, classe 1881, sostiene di poter leggere nella mente delle persone e di poter far loro pensare quel che vuole lui.
Stasera a Parma porta un suo nuovo numero: “Un disastro ferroviario”, esperimento messo a punto a Bologna, dove lo spettacolo è andato in scena per 30 sere consecutive.
Questo saggio di ipnosi verrà ben descritto dal noto scrittore Dino Buzzati in un articolo sul Corriere della Sera nel 1965:
“Faceva sedere gli spettatori su una fila di sedie messe una dietro l’altra e diceva: adesso siete in treno, adesso il treno parte, adesso il treno corre a tutta velocità. E la gente si mette a dondolare la testa come si fa per gli scuotimenti del treno. Poi lui diceva: attenzione, arriva un direttissimo dalla parte opposta, lo scontro è inevitabile, si salvi chi può. E la gente si metteva a urlare, a invocare aiuto, tutti impazziti dal terrore”.
Gabrielli da giovane era stato barbiere, anche a domicilio. Entrando nella casa di un cliente, un cane aveva preso ad abbaiargli contro, ma lui ha ipnotizzato l’animale che si è ritirato in buon ordine. È così, racconta, che ha scoperto le sue doti sovrannaturali. Abbandonati pettini e forbici, si consacra al palcoscenico.
Il suo spettacolo al Centrale dura tre ore. Rivela ciò che passa per la mente alla gente in platea. Prende in giro spettatori volontari che si illudono di vedergli fare cose che non avvengono. Impedisce alle dita di mani intrecciate di sciogliersi. E sostiene che tutto questo è scienza, senza trucco e senza inganno. Frutto di doti rarissime, dei suoi occhi fosforescenti, della sua formula “volere è potere”.
Gabriele D’Annunzio a Fiume conferisce a Gabrielli una medaglia d’oro e lo apostrofa “uomo del 2000” e “l’artefice magico”.
Non è la prima volta che l’ipnotizzatore si esibisce a Parma. I primi spettacoli erano stati nel 1918 al Teatro Reinach. Ora si è spostato al Centrale. Pur impegnato in tournée mondiali che lo portano a Parigi, a Londra e fino in America. Gabrielli tornerà spesso a Parma, fino al 1928. Il 10 aprile di quell’anno verrà arrestato, mentre si trova all’Hotel Croce Bianca con i due figli, per presunti furti compiuti a Firenze, ma potrebbe essere anche solo per le sue simpatie socialiste.
Da lì le performance parmigiane si fanno rare. L’ultimo show del mentalista sarà a Monticelli Terme il 12 luglio 1936. Morirà nel 1943.


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Succede il 28 di marzo:

