Età contemporanea,  Politica

28.2.1944. La guerra civile è iniziata

28 febbraio 1944 – Scade questa sera a mezzanotte l’ultimatum del capo della Provincia di Parma Antonio Valli: i giovani che non si presenteranno nelle caserme per arruolarsi nell’esercito della Repubblica sociale saranno fucilati.

In nord Italia sono gli anni peggiori della guerra, che è diventata guerra civile.

Mussolini, già scaricato dal Partito fascista, è riportato al potere dalla Germania, che ne fa un proprio burattino. Ha promesso a Hitler fra 10 e 15 divisioni armate e sogna mezzo milioni di uomini in divisa.

Ma le cose procedono in modo molto diverso. I nati nel 1922, 1923 e 1924 dovevano rispondersi alla chiamata di leva già il 25 febbraio; quelli del 1924 e 1925 hanno tempo fino al 4 marzo. Ma moltissimi non ottemperano all’obbligo. Sono nascosti nelle campagne, nelle cantine o stanno in montagna come partigiani. Anche fra i soldati già inquadrati si registrano parecchie defezioni. A tutti loro, il plenipotenziario Valli rivolge sia minacce che accorati appelli.

“Faccio appello alle famiglie affinché non permettano che il disonore macchi col sangue dei figli la propria casa. La Patria risorta dal tormento chiama contro il nemico che minaccia la terra e la vita di tutti. Bisogna rispondere, gioventù parmigiana, a questo grido e affiancarsi pieni di coraggio e di fede ai fratelli che si addestrano, o già si battono”.

La retorica con cui il fascismo ha ammansito l’Italia per vent’anni, però, non funziona più. La città è stata bombardata più volte, il cibo scarseggia, gli Alleati avanzano e il duce è nudo. Se una parte dei ventenni risponde all’ultimatum del 28 febbraio, per molti altri la legge marziale è la ragione principale per unirsi alla Resistenza. Dei quasi 13.000 partigiani del parmense, almeno 11.600 lo diventano dopo il gennaio 1944: scelgono la Resistenza perché costretti in ogni caso a combattere.

L’esercito repubblichino non affronterà mai inglesi o americani. Hitler non si fida e lo usa solo per contrastare le forze partigiane: il fascismo ha vissuto sempre sull’esaltazione dell’idea di Italia ed è finito col far sparare italiani contro italiani.

Discorso agli ufficiali della RSI a Palazzo Rangoni nell'autunno 1943 (resistenzamappe.it)
Discorso agli ufficiali della RSI a Palazzo Rangoni nell’autunno 1943 (resistenzamappe.it)

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