27.9.1988. Il primo centro commerciale della città
27 settembre 1988 – Terminano ufficialmente i lavori di costruzione ed allestimento del Centro Torri di Parma, iniziati il 1° marzo: è il primo centro commerciale in Emilia-Romagna, costruito con 200.000 mattoni a metà via fra la città e il casello autostradale. Dal pomeriggio successivo un nuovo modello di commercio si affiancherà e in parte sostituirà abitudini di vendita costruite nel corso dei secoli: non più negozi nel centro, ma piazze riservate di periferia, facilmente raggiungibili in automobile.
Pochi mesi prima, la Regione ha approvato un programmato per il passaggio alla nuova formula del 40% della superficie di vendita totale in Emilia-Romagna. Il Centro Torri è il prototipo del negozio futuro, mutuato da altri Paesi e altre regioni.
Il Centro Torri nasce per volontà di una cordata di commercianti parmigiani guidata da Gianni Castaldini, che coinvolge cooperative edili e della grande distribuzione, molto utili – in una città di sinistra – per il necessario appoggio politico alla rivoluzionaria operazione.
Vista la novità, il centro commerciale deve essere immediatamente riconoscibile. Le sue dieci torri vengono subito identificate dalla stampa come inutili, e quindi belle. Il progetto dell’edificio e degli architetti Aldo Rossi e Gianni Braghieri, lombardi.
Aldo Rossi ha spiegato così il Centro Torri:
“A Parma pensavo che l’unione del mattone e della ceramica fosse un ricordo di Siviglia, città a me carissima, ma poi ho ricordato che questo uso era molto diffuso, per esempio, proprio a Salsomaggiore dove si trovano le terme“.
“Il progetto di Parma è un progetto felice. Non potrei spiegare razionalmente perché e come un progetto possa essere felice o triste. Indubbiamente sono costruzioni felici le torri e l’avere scritto in alto, contro il cielo, ‘Centro Torri’ mi sembra accentuare questo effetto delle torri. Come negli edifici pubblici che portavano scritto in facciata il proprio nome: ‘Teatro’, ‘Municipio’, ecc.. Queste definizioni indicano molto di più della funzione, sono quasi punti urbani di una città che può trasformarsi”.
“L’insieme di queste torri è stato studiato per essere visto da Parma come dall’autostrada, e per spiccare nella pianura padana. Nel Centro di Parma vedo sorgere le torri, circondate dal grande perimetro di mattoni come i monumenti sorgevano nella città rinascimentale, dai suoi mercati e dai suoi mercanti e da tutti coloro che si riconoscevano nella città”.