Cultura & Società,  Età contemporanea

27.10.1957. L’ultimo sinodo di una Chiesa tridentina

27 ottobre 1957 – Si apre il sinodo diocesano voluto dal vescovo Evasio Colli. Due giorni di dotti confronti per semplificare le norme proprie della Chiesa di Parma. Fra solo un anno e mezzo, papa Giovanni XXIII annuncerà il Concilio Vaticano II, che rivoluzionerà la visione cattolica sul mondo. Parma anticipa dunque in qualche misura la larga visione del Vaticano II? Tutto il contrario: quelle istanze di apertura e rinnovamento che altrove sono già evidenti (ma anche a Parma, se solo si volesse gettare qualche sguardo intorno), non trovano posto nel sinodo parmigiano, che è invece l’ultimo atto di una Chiesa ancora discendente del Concilio di Trento.

Al sinodo, il ventesimo della storia locale, interviene un numero ristretto di ecclesiastici del parmense. Non partecipano laici. Anche la gran parte dei preti può assistere solo come spettatrice.

Colli ha indetto il sinodo seguendo l’esempio di altre diocesi, compresa Fidenza, dove il vescovo Paolo Rota lo ha celebrato nel settembre 1956. Lo scopo dichiarato è adattare le norme del Codice di diritto canonico alla vita della Chiesa locale. Ne vien fuori un dettagliato manuale per la vita dei preti, che il sinodo vuole membri di una ideale perfetta comunità cristiana, avulsa da qualsiasi istanza sociale. Norme per una certa omologazione del clero ad un unico modello, e per il controllo della curia su di essi.

C’è un po’ di spazio anche per i laici. Evasio Colli è stato direttore generale dell’Azione Cattolica dal 1939 al 1943 e non lo dimentica: il “suo” sinodo indica nell’AC l’unico ambito di espressione del popolo di Dio e di collaborazione con il suo pastore.

Le costituzioni sinodali entrano in vigore dal 1° gennaio 1958. Ma pur rimanendo valide a lungo, non rispecchieranno mai la vita dei cattolici di Parma, che il Vaticano II e il ’68 stanno per sconvolgere.

Per trovare un nuovo sinodo, si dovrà attendere il 1990, sotto il vescovo Benito Cocchi; e allora sì che problemi e aspettative della società entreranno davvero nell’agenda della Chiesa locale.

Il vescovo Evasio Colli
Il vescovo Evasio Colli

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Succede il 27 di ottobre:

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