27.10.1455. Stelle e pianeti in versi
27 ottobre 1455 – Il poeta parmense Basinio Basini scrive all’amico Roberto Orsi comunicandogli la conclusione di un suo capolavoro, l’Astronomicon. Il libro, in due parti, è il primo testo di epoca umanistica dedicato alle stelle. Non parla di astrologia, ma di astronomia. È poesia che insegna come è fatto il cielo. Basinio ha raccolto tutte le conoscenze della sua epoca riguardo agli astri e li ha organizzati in versi.
Basinio ama il cielo e lo racconta come non si faceva da oltre mille anni, dall’antichità. Il suo motto è: Parma mihi patria est, sunt sydera carmen et arma (Parma è la mia patria, le stelle sono la canzone e la bandiera).
Il poeta di Parma, che viaggia di corte in corte, ha studiato con passione gli autori classici e la mitologia greca e romana. Ha riscoperto la poesia astronomica, che tanto spazio ebbe fra i latini, e decide di riportarla in vita.
L’Astronomicon espone il sistema tolemaico dell’universo. Descrive la disposizione degli astri in sfere che ruotano attorno alla terra. Tratta del movimento dello zodiaco, del cammino del sole e delle stagioni. Spiega i meridiani, i paralleli, i tropici. Parla della terra, degli oceani e dell’etere. Offre un catalogo completo delle stelle fisse, sia dell’emisfero boreale che di quello australe. Tutto in versi latini, esattamente 1.203 versi.
Il manoscritto è apprezzato dai contemporanei, ma non viene pubblicato, Sarà stampato solo 340 anni dopo, nel 1794.
Un esempio dei suoi versi, con l’elenco dei segni zodiacali:
Primum Arier signum; sequitur quem Taurus acutis
Cornibus: hinc gemini Laedeia sidera fratres:
At Cancrum Herculei sequitur quoque forma Leonis:
Hunc Virgo; hanc justae pendentia pondera Librae.
Scorpius hanc sequitur; post quem sua spicula Chiron
Tendit: at Aegocertos premit hunc quoque cornibus altè
Autaris, curva cui surgit Aquarius urna;
Ultima quem Pisces, caelestia signa, secuti.
(Ariete, il primo segno; seguito dal Toro forte / per le Corna: ecco le stelle gemelle di Laedeia, sorelle: / il Cancro di Ercole è poi viene la forma di un Leone: / ecco la Vergine; questi sono i pesi sospesi della Bilancia. / Scorpione li segue; dopo di che c’è Chirone [Sagittario] e la sua lancia / tesa: ma Egocerto [Capricorno] lo incalza anche con le corna / da sinistra, una curva verso cui si eleva l’urna dell’Acquario; / gli ultimi a seguire sono i Pesci, sono i segni celesti).