
26.4.1945. Una spia inglese conquista piazza Garibaldi
26 aprile 1945 – Alle 3,30 del mattino inizia l’articolata manovra di diverse brigate partigiane per la conquista di Parma. Il primo ad arrivare in piazza Garibaldi ed affiggere una bandiera sul municipio è un danese di nome Arndt Lauritzen, un monaco e prete diventato soldato, diventato spia, diventato partigiano.
Quella di Arndt – ma tutti lo chiamano Paolo – è una vita intensa e avventurosa. È arrivato nel parmense nel 1943 come precettore dei Soragna-Tarasconi a Vigatto. Ma in realtà è qui per conto dell’intelligence britannica. Quando scopre di essere stato scoperto si dà alla macchia. Tre giorni fra il granturco vicino al greto della Parma, poi in Appennino a capo di una brigata partigiana.
In Italia è già dall’ottobre del 1941. Arndt nasce luterano, ma da ragazzo si converte al cattolicesimo e inizia il noviziato per diventare monaco. Convinto antinazista, allo scoppio della guerra capisce di non poter restare a guardare: si arruola nell’esercito danese per poi espatriare in Svezia. È qui che con ogni probabilità viene contattato da uno 007 inglese e inizia il suo segreto lavoro di informatore. Dopo Roma, dove è consacrato presbitero, e Montecassino, è mandato a Parma, per osservare i movimenti dell’esercito tedesco.
Il comandante della 4^ Giustizia e Libertà (poi 3^ Julia), brigata “bianca”, che si fa chiamare Paolo, ha fama di uomo giusto ma inflessibile. È determinato come i suoi avversari teutonici, ma non tratta nessuno con odio. Punisce i suoi uomini se fanno furti, ma sa motivarli con i più alti ideali. Paolo è naturalmente il nostro Arndt Lauritzen.
Ad un certo punto, ai suoi si unisce un gruppo di 37 russi georgiani scappati dalle file della Wehrmacht. Per esser certo che siano davvero amici, li conduce in un’operazione rischiosissima. Il 20 settembre 1944, con alcuni mezzi rubati ai tedeschi, entra nella caserma di Lesignano per razziare le armi. Ne segue una battaglia di tre ore che sconvolge i piani nazisti per il controllo dell’Alta Val Parma.
A tenere i contatti fra la brigata e il comando della Zona est della resistenza parmense è una staffetta di nome Rosita. A Paolo/Arndt lei piace molto e lui a lei. Così, alla fine della guerra il danese rinuncia al sacerdozio e i due si sposano. Dopo aver abitato per qualche anni fra Copenaghen e Berlino, nel 1953 si stabiliranno definitivamente nel parmense, a Vignale di Traversetolo.
Fin qui, ciò che è stato raccontato delle avventure partigiane di Arndt Lauritzen. Quale sia stato poi il suo contributo come agente segreto, nessuno lo saprà mai.


